Nel mondo degli investimenti i sono poche certezze. I rendimenti del passato non offrono garanzie sul futuro, ad esempio. Un certezza, però, c’è: i costi. Per i fondi pensione le informazioni sono disponibili sul portale dell’Autorità Covip. Ma confrontare costi e rendimenti richiede un po’ di tempo. We Wealth ha riunito in un’unica tabella facile da consultare i costi e i rendimenti annui dell’ultimo decennio registrati dai fondi pensione aperti azionari. Si tratta degli strumenti previdenziali più remunerativi negli orizzonti lunghi, che sono tipicamente quelli di chi risparmia per la pensione: per questa ragione la Federazione europea degli investitori – Better Finance ha sostenuto in un recente rapporto quanto sia importante avere un’esposizione azionaria significativa per ottenere rendimenti superiori all’inflazione, consentendo di mantenere o accrescere il potere d’acquisto con il capitale accumulato. Da qui la scelta di restringere la prima analisi ai fondi pensione azionari.
Cosa emerge? I fondi pensione meno costosi sono tendenzialmente nella parte alta della classifica. Su 28 fondi pensione aperti azionari, i primi 15 per rendimento ottenuto nell’ultimo decennio (2014-2023) presentano costi sempre al di sotto del 2% annuo, mentre nella seconda metà della classifica sono ben sei i fondi pensione che superano tale soglia di costo annuo. I costi, lo ricordiamo, sono calcolati da documenti standardizzati forniti dagli stessi gestori, che simulano il costo totale di possesso del prodotto per 10 anni. (Le tabelle sono ordinabili sia per costi sia per performance cliccando sulla tendina)
Fondi pensione azionari: quali costano meno...
I fondi pensione meno cari? Sul podio Allianz, con due fondi “Insieme” (quello azionario e un bilanciato che Covip inserisce comunque fra gli azionari), seguito da Amundi seconda pensione. Sono gli unici tre fondi azionari che possono vantare costi totali inferiori all'1%. I tre più costosi sono i fondi pensione azionari offerti da Alleanza Assicurazioni, Zurich Investments Life Omnifunds (entrambi sopra il 2,5% anno) e i due fondi pensione azionari di Fideuram.
... e quali hanno reso di più negli ultimi 10 anni
I rendimenti su dieci anni, per quanto non indicativi di quelli futuri, mostrano, ancora Allianz Insieme in vetta: in particolare la soluzione “più azionaria” delle due ha reso un notevole 6,69% all'anno – e va ricordato che i rendimenti dei fondi pensione sono tassati al 20% e non al 26%, quindi non direttamente comparabili a un Etf azionario. Al secondo posto i fondi Allianz previdenza (5,79%) e Anima Sgr Arti e Mestieri (5,79%).
I fondi pensione che hanno raccolto i risultati più magri sono, invece, Azimut previdenza (2,09%), Fideuram valore (3,14%) e il fondo azionario di Vittoria assicurazioni (3,38%).
Fondi pensione bilanciati aperti: la classifica
La maggior parte delle gestioni dei fondi pensione aperti, in Italia, fa capo alle linee bilanciate, che prevedono una spartizione equilibrata di azioni e obbligazioni, con un margine di maggiore o minore "aggressività". In questo caso, a prevalere sin dal nome, è un fondo pensione bilanciato "aggressivo" dei Intesa Sanpaolo Vita, che ha reso il 4,33% annuo nel decennio preso in esame. Al secondo posto si nota Amundi seconda pensione Sviluppo Esg, (4,16%) e Arca Fondi Alta crescita sostenibile (4,07%). Nel caso dei fondi pensione bilanciati a determinare con maggiore probabilità il successo potrebbe essere, statisticamente, una maggiore distribuzione a favore delle azioni, che nel decennio preso in esame hanno decisamente superato le performance dei bond.
Sul fronte dei costi i meno costosi risultano essere i due prodotti bilanciati di Amundi seconda pensione (uno più aggressivo, l'altro più conservativo), seguiti da Intesa Sanpaolo Vita – Fondo pensione aperto UBI Previdenza – Moderato. I fondi più cari? Axa MPS Assicurazioni Vita – Previdenza per te Mista (1,67%), Zurich Investments Life – Omnifunds Bilanciata (1,67%) e il terzo top performer per rendimento Arca Fondi – Alta crescita sostenibile (1,61%).
Scegliere con attenzione il fondo pensione, prediligendo una linea azionaria se mancano ancora decenni alla pensione, con un occhio ai costi, permette di cogliere i benefici fiscali di questi prodotti evitando di disperdere rendimento in allocazioni troppo conservative e costose.
Fondi pensione obbligazionari aperti: ecco chi ha vinto nel decennio
Per gli investitori più vicini al pensionamento convertire i propri capitali investiti sui fondi pensione in linee più prudenti potrebbe essere una buona idea per limitare il rischio che un crollo dei mercati riduca sensibilmente il capitale previdenziale proprio a ridosso. L'obbligazionario, rispetto alla linea garantita, potrebbe offrire qualche prospettiva di rendimento in più, con la prospettiva di rischiare molto meno rispetto a una linea azionaria o bilanciata. In questo campo le categorie della Covip distinguono gli obbligazionari misti e quelli puri, che sono ancora più prudenti.