Nuotare o affondare: la rotta delle imprese nel mare dell’inflazione

La pressione sulle imprese sale insieme al livello di inflazione. Le società che vantano il potere di determinazione dei prezzi potrebbero uscirne vincitori

Il potere di determinazione dei prezzi salverà le imprese dall’inflazione. Ad affermarlo è Gordon Shannon, Partner e portfolio manager di Vontobel Asset Management. “In quanto insidioso distruttore di valore, l’impatto dell’inflazione sui rendimenti obbligazionari attira l’attenzione degli investitori nel reddito fisso. Ma la nostra analisi non può finire qui”. Per l’esperto, infatti, è necessario analizzare i fondamentali degli emittenti obbligazionari. “In qualità di investitori, vogliamo capire il posizionamento competitivo di un’azienda nei suoi mercati chiave e se ha un vantaggio strategico sostenibile”. Riconoscere, quindi, i price takers e i price setters.

Il punto della situazione: imprese vs inflazione

L’invasione in Ucraina e la risposta dell’Occidente sembrano aver esacerbato le aspettative dei mercati riguardo l’impennata dell’inflazione nel 2022. Il tema era già dominante all’inizio dell’anno e le sanzioni sembrano averne spinto ulteriormente il picco previsto. L’indice dei prezzi al consumo (Ipc) ha sfiorato, a marzo, il 7,9% negli Stati Uniti (Usa), dove il presidente della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, ha annunciato sei rialzi dei tassi entro dicembre. Nell’Eurozona, l’Ipc risulta più contenuto (5,9%) e la Banca centrale europea (Bce) rimane schierata dalla parte della crescita. A guidare l’ondata di inflazione ci sono le materie prime (+45,95% la variazione su un anno registrata tra marzo 2021 e marzo 2022 dal Bloomberg commodity index).
“È fondamentale considerare l’impatto di un contesto inflazionistico sui fondamentali degli emittenti obbligazionari, che possono variare enormemente tra i settori e tra le società” spiega l’esperto. “Le aziende hanno sempre più difficoltà a trasferire il costo crescente dei fattori di produzione sotto forma di prezzi più elevati, ma è essenziale se vogliono proteggere i margini, la redditività e, in definitiva, la capacità di ripagare il debito”.

Individuare le aziende con il potere di determinazione dei prezzi

In questo contesto, come individuare le aziende capaci di sopravvivere all’attuale scenario? Secondo gli esperti di Vontobel, vi sono diversi punti di forza che gli analisti del credito possono monitorare attraverso l’esecuzione di una approfondita due diligence, centrale in una gestione attiva prudente.
Grandi quote di mercato sono generalmente utili a tale riguardo, “ma è anche importante considerare il potere contrattuale relativo di un’azienda rispetto ai suoi clienti e fornitori” aggiunge Shannon. Anche l’andamento storico dei margini di profitto potrebbe essere un buon punto di partenza per l’analisi, ma necessita di una valutazione qualitativa.
Inoltre, la capacità di trasferire i costi può essere relativamente semplice da determinare in alcuni settori che tendono a essere rappresentati da emittenti investment grade. Allo stesso modo, ciò è vero anche quando le aziende più grandi hanno quasi il monopolio su un mercato. In questi casi, “gli aumenti dei prezzi tendono a verificarsi di concerto e i clienti hanno poca scelta, se non accettare”. Nel caso di società più piccole, invece, che dominano il mercato delle obbligazioni societarie ad alto rendimento, “è necessaria una due diligence più approfondita per trovare prove di un potere di determinazione dei prezzi coerente”. Ad esempio, la vendita di un prodotto a valore aggiunto differenziato può rendere più difficile la sostituzione per i clienti. “Più il prodotto è simile a una merce, maggiore è la possibilità di sostituzione da parte dei clienti e minore è la possibilità di aumentare i prezzi”. Senza un forte riconoscimento del marchio, le aziende possono quindi ritrovarsi alla mercé dei cambiamenti del gusto del consumatore.
Infine, “le aziende con un forte potere di determinazione dei prezzi tendono a vedere una minore volatilità dei loro profitti” conclude l’esperto. “Una migliore stabilità dei ricavi e prevedibilità degli utili aiutano a limitare gli spread creditizi in periodi di stress del mercato e sono caratteristiche interessanti per un emittente obbligazionario in un momento di notevole incertezza economica”.

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