Biofuel, cosa ci può insegnare l'esperienza del Brasile

10.5.2022
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Le condizioni che hanno dato il via all'espansione dei biocarburanti negli anni Settanta sono tornate d'attualità. L'analisi di Pictet AM
Ed è proprio l'esperienza degli anni Settanta ad aver gettato le basi affinché il Brasile diventasse una delle economie cruciali nella produzione di carburanti alternativi – che non richiedono l'estrazione di gas, petrolio o carbone.
Biofuel: un prezioso alleato contro il climate change
Dop lo choc petrolifero della guerra del Kippur l'esigenza dei leader brasiliani fu quella di contenere i costi legati ai combustibili fossili: per riuscirci una strada era quella di valorizzare le risorse più abbondanti nel Paese. La canna da zucchero era ed è una di queste e, non a caso, è diventata uno dei principali ingredienti del bioetanolo, un combustibile che con piccole modifiche al motore può diventare compatibile con i propulsori tradizionali. Il bioetanolo brasiliano ha costi particolarmente concorrenziali e il Paese ne è il secondo produttore al mondo, dietro agli Stati Uniti.
I biofuel sono accomunati dal fatto che parte della propria composizione ha una provenienza vegetale, animale o micro-organica. Per tale ragione sono considerati come prodotti da fonti rinnovabili. Inoltre, rispetto al combustibile fossile, bruciare biodiesel o bioetanolo produce molte meno emissioni serra. Si tratta, dunque, di alleati per nella lotta al cambiamento climatico.
Già nel 2018 il 25% del sistema dei trasporti brasiliano si muoveva bruciando combustibili alternativi a quelli tradizionali. Entro la fine di questo decennio, come ha raccontato Federico Buffa nella sesta puntata del podcast Pictet AM Mercati Emergenti - In viaggio con Federico Buffa, l'obiettivo brasiliano è di portare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili almeno al 45%. La metà di questa percentuale sarà rappresentata dai biocarburanti.
Secondo i dati dell'Agenzia internazionale dell'Energia (Iea), la produzione globale di biocarburanti, dopo la contrazione del 2020, ha rapidamente ripreso, e superato, i livelli pre-covid. In questo mercato, il Brasile pesa per 35,6 miliardi di litri annui di solo bioetanolo. Nel 2022 la Iea stima una crescita annua del 7% nella produzione globale di biocarburanti.
“Nonostante non siano il frutto di una tecnologia nuova, i biocarburanti hanno ancora ampi margini di crescita”, scrive Pictet, “merito di emissioni ridotte e costi alla pompa minori rispetto ai combustibili fossili”.
Ascolta il podcast Mercati Emergenti - In viaggio con Federico Buffa