Sdgs, si avvicina il target al 2030: saranno raggiunti?

Il raggiungimento pieno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile è ancora lontano, specie per quello che riguarda gli obiettivi legati al clima e alla transizione energetica. Cosa aspettarsi per il 2030?

A sei anni dalla loro introduzione, “i progressi compiuti nell’ambito degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) promossi dalle Nazioni Unite sono stati più evidenti in quelli che si trovano maggiormente vicino all’economia piuttosto che a quelli legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità”. Così Huub van der Riet, Lead portfolio manager, impact equities di NN Investment Partners (NN IP). A segnalarlo, il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (Ipcc) nel rapporto Climate Change 2021. The Physical Science Basis rilasciato lo scorso agosto.
Segnando l’inizio di una crisi economica mondiale diversa dalle precedenti, ma simile in portata, il Covid-19 ha tuttavia frenato anche la crescita dei primi obiettivi. Il rapporto Progress towards the Sustainable Development Goals del 2021 redatto dalle Nazioni Unite dipinge infatti un “quadro preoccupante per quello che concerne gli Sdgs sei anni dopo l’adozione dell’Agenda 2030. Tutto dipenderà dalla risposta collettiva nei prossimi 18 mesi, indipendentemente dal fatto che la crisi da Covid-19 serva come campanello d’allarme”. Ardui saranno gli sforzi necessari per raggiungere gli obiettivi proposti: l’attenzione è in prima linea al cambiamento climatico e le sue (forse ormai) inevitabili conseguenze.

Conseguenze climatiche causate dall’uomo

È la presenza dell’uomo l’imputata nel tavolo dell’Ipcc, secondo cui “è inequivocabile che l’influenza degli umani abbia provocato gravi conseguenze, come il riscaldamento dell’atmosfera, degli oceani e della terra”. Qualche esempio? Dal 1750, le concentrazioni di gas effetto serra nell’atmosfera hanno continuato ad aumentare a causa delle sempre più intense attività industriali, portando ciascuno degli ultimi 4 decenni ad essere progressivamente più caldi rispetto a quelli precedenti. Dal 2001 al 2020, ad esempio, la temperatura terrestre globale è stata più alta di 0.99°C rispetto al 1850-1900, ovvero alle condizioni pre-industriali. Questi ed altri gli effetti dell’attività umana sul nostro pianeta, dall’innalzamento dei livelli del mare fino allo scioglimento dei ghiacciai.
La crisi climatica, tuttavia, continuerà a peggiorare: considerate le conseguenze apportate dalla nostra specie all’ambiente, “i più imperativi di tutti gli Sdg stanno diventando quelli relativi alle soluzioni climatiche”, afferma van der Riet. “Gli investimenti allineati ad essi devono essere accelerati se il mondo vuole evitare un disastro”.

L’impegno di NN IP

“Riconosciamo l’impellenza della crisi e ricerchiamo aziende che stiano combattendo attivamente il cambiamento climatico attraverso soluzioni relative alla transizione verso l’energia pulita”, continua l’esperto. “La nostra strategia Impact Equity utilizza il framework degli Sdg per valutare le società e il loro contributo nel risolvere le sfide del nostro periodo. Per quanto riguarda il cambiamento climatico ad esempio, al presente tale portafoglio si presenta esposto all’8% all’Sdg n. 7 (Affordable and clean energy) e al 3% all’Sdg n. 13 (Climate action). Ci aspettiamo di aumentare il nostro focus fornendo soluzioni legate all’energia eolica, solare e generalmente più efficienti, man mano che le aziende nel settore miglioreranno la propria redditività grazie agli sviluppi tecnologici e alle economie di scala. Ci aspettiamo inoltre che i portafogli a impatto a livello globale si esporranno maggiormente a quelle società impegnate nella transizione energetica man mano che queste cresceranno di numero e la crisi climatica si intensificherà a cavallo del 2030. Se, o quando, le esternalità causate dai combustibili fossili avranno un prezzo, il passaggio al 100% di energia derivante da fonti rinnovabili potrà diventare una priorità: questo rappresenterà un importante punto di svolta nello scenario climatico e ambientale”, conclude van der Riet.

 

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