La Cina torna in modalità crescita

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L’uscita dalla politica zero Covid è la premessa per un cambio di marcia dell’economia cinese. Gli analisti di Fidelity fanno il punto sulle potenzialità legate alla domanda di “rivincita” dopo tre anni di restrizioni

In occasione del Capodanno lunare milioni di cinesi hanno dato sfogo alla voglia di “rivincita” dopo tre anni di restrizioni legate alla pandemia. I numeri sono stati subito eloquenti circa il potenziale impatto economico positivo della riapertura: i ricavi del turismo durante le festività del Capodanno lunare sono saliti a 375,8 miliardi di renminbi (55,2 miliardi di dollari, dati al 13 febbraio 2023), circa il 73% di vendite durante lo stesso periodo nel 2019, mentre le vendite al botteghino sono aumentate dell’11,89% rispetto alle festività del Capodanno lunare dello scorso anno.

Dall’Analyst Survey annuale di Fidelity International emerge un chiaro ottimismo sulle prospettive economiche: la maggior parte degli analisti che coprono la Cina prevede una crescita dei ricavi nei prossimi 12 mesi, la più alta tra tutte le regioni.

Salvadanaio pieno per i consumatori cinesi

L’accantonamento della politica Zero Covid, annunciato lo scorso dicembre, rappresenta una chiara virata di Pechino verso il rilancio della crescita con in primo piano lo stimolo ai consumi.

La Cina, che storicamente si è affidata alla spesa sostenuta dal governo, agli investimenti e alle esportazioni di beni per stimolare la crescita, questa volta ha dalla sua la carta in più della domanda di “rivincita” dei consumatori cinesi. Quasi tre anni di restrizioni hanno comportato l’accumulo di un’enorme quantità di risparmi: le famiglie cinesi hanno aggiunto un record di 17,8 trilioni di renminbi (2,6 trilioni di dollari, al 13 febbraio 2023) ai loro depositi bancari nel 2022, con un aumento dell’80% rispetto a un anno prima, secondo i dati della Banca Popolare Cinese.

Terminata l’ondata di infezioni Covid avvenuta in coincidenza con la riapertura invernale, la normalizzazione dovrebbe portare a detta di Fidelity International a un rimbalzo dei consumi in categorie come elettrodomestici, mobili e cibo e bevande.

 

Attenzione agli intoppi

Non mancano, tuttavia, gli elementi di preoccupazione, soprattutto con la domanda di prodotti cinesi all’estero che potrebbe indebolirsi a causa del rallentamento economico di Europa e Stati Uniti. Inoltre, la rapida liberazione della domanda repressa potrebbe far salire i prezzi al consumo, in particolare nel settore dei servizi.

“A vincere saranno le società di alta qualità con un rendimento sostenibile degli asset, una performance finanziaria stabile, un management affidabile e una cultura aziendale sana”, argomenta Fidelity che vede alcune aziende del settore dei beni di consumo e dei materiali da costruzione ben posizionate per beneficiare della ripresa economica in corso.

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