Lorenzo Donati, Wealth Manager di IWBank Private Investments, sottolinea la necessità di proteggere il proprio capitale da un nemico tanto silenzioso quanto pericoloso: di chi si tratta?
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“Sono molte le nozioni imparate nel corso della mia Laurea in Economia. Nozioni che mi sono poi state utili nel successivo percorso lavorativo. Se devo sceglierne però una che costantemente uso sia con i nuovi clienti che con i clienti consolidati -ma meno ‘disciplinati’- è la necessità di difendere il potere d’acquisto (nel loro caso, il capitale ) dall’erosione silenziosa dell’inflazione.
Se ci si limita a questi pochi termini ‘asettici’, ai più entra da un orecchio ed esce dall’altro, come se fosse una cosa lontana e che non li riguarda personalmente: pura teoria. Per rimarcare invece il concetto di erosione, nozione fondamentale, ma spesso sottovalutata dai molti che lasciano una quota più o meno grande del patrimonio sul proprio conto corrente o in investimenti dal rendimento nullo o negativo, mi avvalgo di una piccola metafora.
Nella mia esperienza, accanto ai grandi patrimoni mobiliari, i clienti wealth della zona di Firenze tendono spesso ad avere anche importanti patrimoni immobiliari, sia per uso, che per investimento. Sovente queste proprietà, belle e prosperose (palazzi storici nel centro della città, ma anche importanti tenute nella zona del Chianti), sono ammobiliate ed arredate con estremo gusto classico, con preziosi mobili cinque-seicenteschi ai quali i clienti sono molto affezionati, o perché sono sempre stati in famiglia, o perché scelti con estremo piacere e gusto sul mercato dell’antiquariato. Il mobilio, in pratica, diventa esperienza, e l’esperienza diventa un valore (un investimento) da proteggere.
Se si paragona il patrimonio mobiliare nel suo complesso all’intero mobilio di quei nobili caseggiati, e l’inflazione ad un tarlo che lentamente li sbriciola, il gioco è fatto: ecco spiegato il motivo per cui proteggersi dal rischio di erosione è la prima regola per mantenere saldo il proprio patrimonio.
Per farlo, sono necessari due elementi: metodo e disciplina”.
In breve…
L’inflazione è come un tarlo che, silenzioso, si insinua in un mobile di prestigio. Quando inizia a lasciare tracce, spesso è troppo tardi.
La nozione: inflazione. Cos’è e quali effetti ha
In economia, con il termine inflazione (dal latino inflatio, da inflāre, “gonfiare”) si intende un aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi in un determinato periodo, che genera una diminuzione del potere d’acquisto.
Con l’incremento dei prezzi, ogni unità di moneta detenuta è in grado di acquistare una minor quantità di beni o servizi, determinando ceteris paribus (a redditi immutati) un’erosione del potere d’acquisto dei consumatori. Non solo: l’aumento dell’inflazione intacca anche i rendimenti reali del risparmio e degli investimenti, che, per garantire la conservazione e la crescita del potere d’acquisto, devono tenere il passo con l’incedere dell’inflazione. Considerato infine che il tasso d’interesse (cedola) della maggior parte degli strumenti a reddito fisso resta invariato fino alla scadenza, all’aumentare dell’inflazione il valore reale degli interessi tende a diminuire.
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