I social bond, un tempo considerati un’area di nicchia del reddito fisso, stanno ora entrando nel mainstream degli investimenti. A fare da sfondo alla crescita del settore c’è stato il Covid, che ha fatto quadruplicare le emissioni, passate da 50 nel 2019 a ben 227 nel 2020. In quel periodo, i governi di tutto il mondo hanno infatti aumentato le emissioni per finanziare programmi volti a salvaguardare la salute pubblica e a mitigare i danni alle loro economie. Una crescita che ha rappresentato un’anomalia nello sviluppo del mercato delle obbligazioni sociali. Secondo Roel van Broekhuizen, Portfolio Manager Green, Social and Impact Bonds di Goldman Sachs Asset Management, infatti, “l’aumento delle emissioni su base annuale nei primi nove mesi del 2023 indica il ritorno verso un percorso di espansione del mercato più stabile”, sulla base di una domanda da parte degli investitori che rimane comunque resiliente.
Un mercato in espansione
Il mercato delle obbligazioni sociali è una parte ben specifica del reddito fisso, legato alle iniziative Esg (environmental, social and governance). E se è vero che i green bond continuano a mantere il primato in questo ambito, è innegabile che anche il fattore S sta guadagnando sempre più terreno. Secondo uno studio di Goldman Sachs Asset Management in collaborazione con Bloomberg, “alla fine del terzo trimestre del 2023, il mercato delle obbligazioni sociali aveva raggiunto i 552 miliardi di euro, quasi un terzo del mercato dei green bond, partito otto anni prima” e quasi due terzi dei professionisti europei che hanno partecipato al recente sondaggio tenuto dal gruppo americano hanno dichiarato di aver già inserito, o essere interessati ad inserire, obbligazioni sociali nei loro portafogli.
Insomma, l’interesse c’è e anche tanto. La domanda per i social bond, infatti, ha spesso superato l’offerta. Qualche esempio? Nel 2020 l’Unione Europea ha effettuato un’emissione in due tranche, raccogliendo 17 miliardi di euro, eppure la domanda è stata 13 volte superiore all’offerta. E più di recente, all’inizio del 2023, l’agenzia statale francese Cades ha emesso un’obbligazione sociale da 5 miliardi di euro e il portafoglio ordini ha raggiunto più di 31 miliardi di euro.
Ad oggi, il settore governativo rappresenta il 67% del mercato, il settore finanziario, per lo più banche, il 27% e il restante 6% è costituito da un’ampia gamma di emittenti societari. E proprio l’ingresso e la partecipazione di questi ultimi emittenti contribuiranno, secondo l’esperto, a sostenere l’espansione del settore in maniera stabile.
Tra diversi settori…
Le ambizioni sociali delle aziende sono infatti in crescita. “Nel segmento corporate del mercato delle obbligazioni sostenibili monitorato dal nostro team, gli emittenti investono in media il 58% dei proventi in progetti sociali e il 42% in progetti green”, sottolinea van Broekhuizen. Più nel dettaglio, sono diverse le aziende in ambito immobiliare che hanno un focus sulle obbligazioni sociali, come la francese Praemia Healthcare che a settembre 2023 ha emesso la sua prima obbligazione sostenibile, raccogliendo 500 milioni di euro. Ma gli esperti di Goldman Sachs Asset Management vedono un futuro florido per i social bond anche in settori come i servizi di pubblica utilità, le società di comunicazione, offrendo ad esempio l’accesso a internet a famiglie a basso reddito, le società di consumi non ciclici e quelle di consumi ciclici.
…e diverse aree geografiche
Ad oggi l’Europa è la principale forza trainante nel mercato dei social bond, com’è anche chiaro guardando al volume delle obbligazioni sociali in euro, che rappresentano circa il 59% delle emissioni totali. Ma sono sempre di più i paesi che stanno scendendo in campo, dall’Asia al Sud America. La Corea del Sud, ad esempio, è il terzo maggiore emittente nel mercato dei social bond, grazie ad aziende molto importanti come la Korea Housing Finance Corp, la quale, da sola, ha un equivalente di quasi 18 miliardi di euro di emissioni in circolazione. Subito dopo, al quarto posto, si colloca il Giappone. Guardando invece al nuovo continente Cile e Colombia stanno facendo i primi passi nel mondo delle obbligazioni sociali, basti pensare che a novembre 2023 da Bogotà è arrivata una obbligazione da 2,5 miliardi di dollari, la cui domanda è stata ben cinque volte superiore all’offerta.
Oltre a portare avanti obiettivi sociali, i social bond offrono opportunità di diversificazione, pur mantenendo le stessa caratteristiche delle classiche obbligazioni, come la struttura, il rischio e i rendimenti. Trattandosi di un mercato nuovo e ancora in piena espansione il focus dovrà anche essere sulla trasparenza, così da offrire dati precisi sui proventi e sull’impatto concreto dei progetti.
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