La sesta estinzione di massa è alle porte senza biodiversità

3 MIN

Dai farmaci antitumorali ai servizi ecosistemici, il deterioramento della biodiversità potrebbe generare perdite pari alla metà del Prodotto interno lordo globale, portando la Terra verso la sua sesta estinzione di massa della storia. Per salvaguardare le specie oggi si può agire anche attraverso i propri investimenti

La biodiversità, secondo la definizione della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), è “la variabilità tra gli organismi viventi di tutte le fonti, inclusi, tra l’altro, gli ecosistemi terrestri, marini e altri ecosistemi acquatici e i complessi ecologici di cui fanno parte (1)”. La biodiversità che possiamo osservare oggi sulla Terra è il risultato di miliardi di anni di evoluzione. Per lo più modellata da processi naturali, questa variabilità di geni, specie ed ecosistemi è ora compromessa dall’influenza dell’attività umana.

Tuttavia, la diminuzione della diversità biologica è una delle conseguenze più negative e dannose dello sviluppo economico. Le attività economiche, come la produzione industriale, il disboscamento, l’agricoltura e l’estrazione di risorse naturali possono produrre impatti negativi significativi sulla biodiversità attraverso fattori come l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, l’uso del suolo, i cambiamenti climatici e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, per citarne solo alcuni. Tutti questi driver antropogenici stanno minacciando la stabilità e sostenibilità degli ecosistemi, causando squilibri nella diversità biologica e, a lungo termine, producendo conseguenze imprevedibili per la vita sul nostro pianeta. 

Sebbene un calcolo preciso del numero di specie diverse sulla Terra non sia disponibile, le stime della letteratura scientifica vanno da pochi milioni fino a 100 milioni. Attualmente, solo 1,75 milioni di queste sono state identificate dagli scienziati (2). La cattiva notizia è che più della metà delle specie esistenti potrebbe scomparire prima della fine del secolo (3), in quella che viene definita la sesta estinzione di massa della Terra.

Più di metà del Pil totale mondiale persa senza biodiversità

Se pensiamo a quanto la ricerca farmaceutica di nuovi principi attivi e nuove molecole nelle piante e negli organismi oceanici sia un campo promettente per identificare trattamenti per patologie umane o per trattare batteri resistenti agli antibiotici, possiamo facilmente comprendere le implicazioni negative di una grave perdita di biodiversità sul nostro pianeta. Secondo un Rapporto del World Economic Forum, “Il 25% dei farmaci usati nella medicina moderna derivano da piante della foresta pluviale (4)” mentre “il 70% dei farmaci antitumorali sono prodotti naturali o sintetici ispirati alla natura (5)”. Ciò significa che ogni volta che una specie si estingue, perdiamo un potenziale nuovo farmaco.

Questa perdita di biodiversità può mettere a repentaglio le economie del pianeta e la nostra prosperità. Nel rapporto prima citato, il World Economic Forum ha stimato che “44 mila miliardi di dollari di generazione di valore economico – più della metà del PIL totale mondiale – sono moderatamente o altamente dipendenti dalla natura e dai suoi servizi e sono quindi esposti al deterioramento della stessa (6).”

Fin dal Vertice della Terra di Rio de Janeiro nel 1992, i leader mondiali hanno riconosciuto l’importanza di mettere la sostenibilità al centro dello sviluppo economico. Mentre l’attività economica non può essere fermata, è possibile compiere uno sforzo per ridurre la sua impronta sulla biodiversità.

L’ETF per la biodiversità di BNPP AM 

In BNP Paribas Asset Management, ci impegniamo a fornire ai nostri clienti una gamma di soluzioni mirate alla risoluzione delle sfide legate alla biodiversità. Il nostro ETF BNP Paribas Easy ESG (7) Eurozone Biodiversity Leaders PAB UCITS ETF (8) mira a investire nelle società che, all’interno di ciascun super settore ICB (Industrial Classification Benchmark), mostrano il miglior rating CBF (Corporate Biodiversity Footprint), secondo la ricerca di Iceberg Data Lab.

Iceberg Data Lab, una società fintech indipendente che sviluppa strumenti di valutazione e fornisce soluzioni di dati ambientali alle istituzioni finanziarie, ha sviluppato il rating Corporate Biodiversity Footprint per misurare l’impatto sulla biodiversità delle aziende. Sulla base dell’uso del suolo dell’azienda, della dispersione di azoto, delle emissioni di gas serra e del rilascio di composti tossici, l’indicatore CBF misura il grado in cui gli ecosistemi interessati dall’attività di un’azienda sono stati degradati rispetto al loro stato naturale. L’indicatore è espresso in termini assoluti (km2. MSA) e può essere calcolato anche in termini di intensità (km2MSA per unità finanziaria o Key Performance Indicator fisico). L’MSA, acronimo di “Mean Species Abundance” è un indicatore di biodiversità che esprime l’abbondanza relativa media delle specie autoctone in un ecosistema rispetto alla loro abbondanza negli ecosistemi indisturbati (9).

BNP Paribas Easy ESG Eurozone Biodiversity Leaders PAB UCITS ETF utilizza un approccio best-in-class per selezionare il 30% delle società con il miglior rating, sulla base di quello CBF, all’interno di ciascun super settore ICB. La classificazione settoriale (ICB) è stata sviluppata congiuntamente da Dow Jones Indices e FTSE Group nel 2004 ed è ora di proprietà esclusiva di FTSE. L’universo d’investimento di partenza del nostro ETF è l’indice Euronext Eurozone 300, dopo l’esclusione sia delle società senza rating che del 20% delle società con rating peggiore, sulla base del rating ESG di Moody’s, e dopo l’esclusione delle società che violano i principi UNGC. Poiché mira a offrire un’esposizione all’intera economia ed è quindi investito in tutti i super settori ICB dell’indice Euronext Eurozone 300, l’ETF può essere investito in settori che non appaiono particolarmente rispettosi della biodiversità, come l’automotive o il tessile. Grazie all’approccio best-in-class, vengono selezionate le aziende meno impattanti del settore.

L’indice è un benchmark climatico PAB EU e segue una traiettoria di decarbonizzazione in linea con l’obiettivo dell’accordo di Parigi di 1,5 ° C.  Ciò significa che l’intensità di carbonio dell’indice viene ridotta del 50% alla creazione dell’indice stesso e segue un percorso di riduzione media annua del 7%.

LE OPPORTUNITÀ PER TE.
I tuoi investimenti contribuiscono a salvaguardare la biodiversità del pianeta?
Perché un ETF può essere una soluzione interessante in questo contesto?
Gli esperti selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
RICHIEDI LA TUA CONSULENZA GRATUITA


Fonte: BNP Paribas Asset Management, dati ETF al 28 febbraio 2023.

Gli investimenti in fondi sono soggetti alle fluttuazioni del mercato e ai rischi inerenti agli investimenti in titoli. Il valore degli investimenti e il reddito che generano possono aumentare o diminuire ed è possibile che gli investitori non recuperino il loro esborso iniziale, i fondi descritti sono a rischio di perdita di capitale. Per una descrizione completa e una definizione dei rischi, consultare l’ultimo prospetto disponibile e il KID dei fondi.

(1) Nazioni Unite, Convenzione sulla diversità biologica, 1992
(2) Secretariat of the Convention on Biological Diversity, Sustaining life on Earth, aprile 2000, ISBN 92-807-1904-1
(3) The Guardian, Robin McKie, Biologists think 50% of species will be facing extinction by the end of the century, 25 febbraio 2017
(4) World Economic Forum, Nature Risk Rising: Why the Crisis Engulfing Nature Matters for Business and the Economy, gennaio 2020
(5), (6) Ibid.
(7) ESG: ambientale, sociale e di governance
(8) ETF: Exchange Traded Fund
(9) IDL, Corporate Biodiversity Footprint – Guida metodologica, aprile 2022
(10) Euronext ESG Eurozone Biodiversity Leaders PAB Index. Parent Index – Euronext Eurozone 300 Index.

Fai rendere di più la tua liquidità e il tuo patrimonio. Un’opportunità unica e utile ti aspetta gratuitamente.

Compila il form qui sotto, ti colleghiamo con un consulente, per i tuoi obiettivi specifici.

Articoli correlati

Articoli più letti

Ultime pubblicazioni

Magazine
Magazine N. 67 – aprile 2024
Magazine 66 – marzo 2024
Guide
Design

Collezionare la nuova arte fra due millenni

INVESTIRE IN BOND CON GLI ETF

I bond sono tornati: per anni la generazione di income e la diversificazione del rischio erano state erose dal prolungat...

Dossier
Più dati (e tech) al servizio del wealth
Il Trust in Italia