Serena Williams, patrimonio e investimenti della tennista più forte

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La campionessa di tennis simbolo di tenacia ed emancipazione ha accumulato una ricchezza tale che la pone in classifica fra le più abbienti self made women d’America. È inoltre una investitrice in startup nel segno dell’inclusività, soprattutto femminile

Il patrimonio personale di Serena Williams

Serena, mai paga: è la Williams, la tennista più forte di sempre. O quasi: vincitrice di 73 titoli di cui 23 grandi slam, non è riuscita a eguagliare o superare i 24 della australiana Margaret Court (1942), che resta negli annali la tennista numero uno di tutti i tempi. Tant’è. Ma Serena Williams resta sinonimo di tenacia, potenza, emancipazione, talento, longevità di carriera. E ricchezza patrimoniale: nel corso della sua carriera ha accumulato montepremi per 94,6 milioni di dollari (sua sorella Venus ne ha intascati circa la metà, 42,3 milioni di dollari). Considerando anche sponsorizzazioni, apparizioni e contratti pubblicitari vari il patrimonio personale lordo di Serena Williams supera i 340 milioni di dollari. Aspetto che le ha permesso di assicurarsi un posto nella classifica delle donne self-made più ricche d’America, dove si trova al 90esimo posto con un patrimonio netto stimato in 283 milioni di dollari.

Per diverso tempo davanti alla Williams c’era stata Maria Sharapova (oggi in 97esima con 220 milioni di dollari, unica altra atleta presente in classifica); poi superata dalla Williams nel 2016. Alla tennista si deve il merito di aver cambiato le sorti economiche delle donne nello sport, ma non solo. 

Serena Ventures, gli investimenti in vc della Williams

Oltre a possedere il suo marchio di abbigliamento S for Serena, la campionessa 42enne (26/09/1981; si è ritirata nel 2022) è infatti anche una investitrice in startup. Risale al 2014 l’inizio dell’impegno nel settore del venture capital, con la nascita del fondo Serena Ventures, attivo in gran parte (78%) nelle imprese fondate da persone di colore, soprattutto donne. Una scelta di campo, come sempre: si pensi solo che nel 2022 le nuove imprese create da sole donne non hanno raccolto nemmeno il 2% dei fondi allocati negli Stati Uniti: 4,5 miliardi di dollari su un totale di 238,3 miliardi investiti. Il fondo (che ha raccolto 111 milioni di dollari) ha investito in oltre 60 imprese

Fra gli investimenti di Serena Ventures figurano: SoLo Funds (piattaforma di finanza personale utilizzata soprattutto dalla popolazione afroamericana – oltre un milione di utenti); Karat, un sito che permette di fare colloqui online e il cui scopo è ampliare la diversità all’interno dell’ambiente tech, favorendo la formazione e l’inserimento di ingegneri non bianchi nelle aziende dell’industria tecnologica; Zigazoo (startup attiva nell’istruzione sugli nft per bambini: 17 i milioni investiti in questo caso nel giugno 2023); SendWave; MasterClass; Daily Harvest. Una delle sue ultime operazioni riguarda Opensponsorship, startup di marketing sportivo con sede nel Regno Unito, detentrice dei diritti di 12.000 atleti. 

Senza dimenticare che è presente in vari consigli di amministrazione, come Momentive (SurveyMonkey), sorare (nft e blockchain), che è chief sporting officer di Aston Martin.
A proposito di sport, fa parte della cordata di investitori che ha acquistato il Chelsea dal magnate russo Roman Abramovich. Non da ultimo, insieme a sua figlia Alexis Olympia, è tra le prime finanziatrici della squadra femminile di calcio dell’Angel City di Los Angeles, partecipante al campionato della National Women’s Soccer League. Possiede inoltre una partecipazione nei Miami Dolphins della Nfl

Sponsor e marchi che sostengono Serena Williams

Fra i nomi dei brand che hanno scelto di legare la propria immagine a quella di Serena: Amazon Prime, Wilson, Gatorade, Delta Air Lines, IBM, Pepsi, Beats by Dre, JP Morgan Chase, Audemars Piguet, Bumble, Upper Deck e Intel. La prima azienda a credere in Serena fu Puma (13 milioni di dollari a fine anni ‘90). Quindi fu il turno di Nike (40 milioni di dollari nel 2004, poi lievitati grazie alle performance dell’atleta). 

Serena Williams è presente anche a Wall Street con la società Velo3D, impresa di stampa tridimensionale, quotata in borsa con la fusione di Jaws Spitfire Acquisition, spac sostenuta dalla tennista. Adesso la compagnia risulta pesantemente svalutata rispetto al momento di ingresso sui listini, ma per gli analisti presenta gradi potenzialità. Del resto, per dirla con la stessa Serena Williams, «credo che un campione non si possa definire dalle vittorie, ma da come riesce a riprendersi dalle sconfitte, quando cade». Cadute che la Williams supporta con il Yetunde Price Resource Center, ente filantropico di Compton in California impegnato nella salute mentale.

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