Recessione sì o no? 5 cose da sapere per riconoscerla. La guida

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L’incognita di un possibile rallentamento economico continua ad attanagliare i mercati e gli investitori, dopo oltre un anno di rialzi aggressivi dei tassi da parte delle banche centrali. Capital Group cerca di fare chiarezza una volta per tutte, rispondendo a cinque domande chiave

Quando arriverà la prossima recessione? È questa una delle domande che già da diversi mesi circola nei corridoi della finanza, soprattutto dopo oltre un anno di rialzi aggressivi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, volti a contenere l’inflazione. Se finora un rallentamento economico sembra essere stato schivato, non è detto che sia escluso nei prossimi mesi, considerando che gli effetti dell’inasprimento della politica monetaria si diffondono nell’economia reale a scoppio ritardato. Per aiutare gli investitori a capire il contesto attuale e il possibile scenario futuro, Capital Group ha analizzato oltre 70 anni di dati, comprese le ultime 11 recessioni economiche, per cercare di fare chiarezza una volta per tutte e rispondere ad alcune domande chiave.

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1. Cos’è una recessione?

Nella teoria economica, una recessione è definita come almeno due trimestri consecutivi di calo del Prodotto interno lordo (Pil) dopo un periodo di crescita. Tuttavia, il National Bureau of Economic Research (NBER), responsabile della datazione del ciclo economico, definisce la recessione come un “calo significativo dell’attività diffuso in tutta l’economia, che dura più di qualche mese, normalmente visibile nel Pil reale, nel reddito, nell’occupazione, nella produzione industriale e nelle vendite all’ingrosso e al dettaglio”.

2. Quali sono le cause di una recessione?

Guardando al passato, ogni recessione ha avuto una sua causa specifica che l’ha generata. Ma a parte shock inattesi e imprevedibili, come quello recente della pandemia da Covid-19, si può individuare un elemento comune, rappresentato da uno squilibrio economico che deve essere corretto. Qualche esempio? La crisi subprime del 2008 è stata causata da un eccesso di debito nel mercato immobiliare, oppure quella degli anni 2000 è scoppiata da una bolla dei titoli tecnologici. Sebbene possano essere dolorose da vivere, le recessioni sono uno strumento naturale e necessario per eliminare gli eccessi prima della prossima espansione economica. Come ha osservato Rob Lovelace, gestore del portafoglio azionario di Capital Group: “Non si può avere un periodo di crescita così prolungato senza un’occasionale flessione per bilanciare le cose. È normale. È previsto. È salutare”.

3. Quanto dura una recessione?

Su questo aspetto, c’è una buona notizia: in genere una recessione non dura a lungo. Secondo l’analisi di Capital Group, effettuata su 11 cicli a partire dal 1950, le crisi sono durate tra i due e i 18 mesi, con una media di circa 10 mesi (come mostra il grafico sottostante). Certo, per chi è direttamente colpito dalla perdita del posto di lavoro o dalla chiusura di un’azienda, può sembrare un’eternità, ma non per gli investitori con un orizzonte di investimento a lungo termine.

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