Secondo quanto emerso da GreenItaly 2019, lo studio condotto da Fondazione Symbola e Unioncamere (alla sua decima edizione), tra il 2015 e il 2018 le imprese eco-sostenibili in Italia sono cresciute del 45% circa, raggiungendo la soglia di 432 mila aziende con progetti a basso impatto ambientale. Come riportato dagli esperti di Pictet Asset Management, inoltre, ad una maggior sensibilità da parte del mercato è corrisposta una crescita del numero dei nuovi impiegati “green”, professionisti impegnati ad offrire beni e servizi eco-sostenibili o a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi.
Eco-green: di quali professioni si tratta?
La domanda di professionisti green interessa un po’ tutto il mercato: si parte anzitutto con le figure professionali legate ai settori più direttamente collegati all’energia rinnovabile e allo smaltimento dei rifiuti, seguiti da installatori di reti elettriche o di impianti di condizionamento, cui saranno richieste competenze sempre più precise, assieme coi meccatronici e i meccanici industriali.
Non sono da meno il bio-cuoco, attento all’utilizzo di prodotti biologici e alla riduzione dei materiali di scarto, e l’informatico, ma in chiave ambientale.
Arricchiscono il quadro contabili e giuristi con competenze in ambito di sostenibilità , per finire con la figura dell’ingegnere energetico, tra le più richieste in ambito industriale.
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