Piattaforme digitali e PAC in Etf, si semplifica l’accesso all’investimento

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La diffusione delle piattaforme d’investimento digitali sta contribuendo a far scoprire i vantaggi di strumenti quali i piani di risparmio in Etf. Lorenzo Scarselli di BlackRock Italia illustra il perché delle tendenze in atto e in che modo i neobroker offrono una sponda in più

Le nuove generazioni si stanno mostrando sempre più propense all’utilizzo di strumenti d’investimento semplici e a basso costo come gli Etf. Un fattore chiave di questa tendenza è senza dubbio l’innovazione tecnologica. La diffusione delle piattaforme d’investimento digitali ha agito da propulsore in questi ultimi anni rendendo più facilmente fruibili degli strumenti, quali i piani di risparmio in Etf, che permettono di prendere posizione sui mercati anche con risparmi non consistenti e seguendo una certa metodicità. Nel solo 2021 sono stati aperti circa 10 milioni di account (fonte: dati EMEA BlackRock 2022).

Da risparmiatori a investitori

Ci sono stati inoltre dei fattori contingenti, come quello pandemico, che hanno contribuito a un maggior accesso ai canali digitali. “La tecnologia è stata indubbiamente un grossissimo driver – afferma Lorenzo Scarselli, head of distribution di BlackRock Italy – in quanto è andata a semplificare l’accesso all’investimento, riducendo i livelli minimi di investimento così come i costi dell’investimento stesso”. E’ importante notare che solo una piccola parte delle “nuove reclute” è rappresentata da heavy trader che fanno stock selection, mentre i due terzi dei nuovi investitori digital ha investito attraverso gli Etf.

“Rispetto al passato la novità è che l’attrattività del canale digitale supera il trading e ha portato all’accesso su queste piattaforme di risparmiatori che piano piano si sono trasformati in investitori. Secondo le nostre stime, circa 35 milioni di persone [1] oggi investono e utilizzano gli Etf di iShares per ottenere un accesso facile al mercato, trasparenza, granularità, grandissima capacità di scelta agli investitori.

Pac in Etf: il caso tedesco e l’evoluzione in atto in Italia

L’attuale trend è partito da mercati tendenzialmente più evoluti, e con maggiore educazione finanziaria, come quello tedesco; un cambiamento avvenuto in modo molto veloce e soprattutto con protagonista uno strumento principe: i piani di risparmio in Etf. “Si tratta di una metodologia d’investimento che permette di investire anche piccole somme di denaro con lotti minimi bassi. Si è inoltre capito che si poteva creare un modello di business abbassando o addirittura azzerando i costi di negoziazione per i clienti finali”, argomenta Scarselli.

I numeri parlano da soli con la Germania che ha fatto scuola: dai 154mila piani di risparmio nel 2014, oggi ha toccato i 5 milioni, con un cagr del 63%. BlackRock stima che in tutta l’area EMEA si arriverà a un totale di savings plan in Etf di 14 milioni nel 2024 e 26 milioni nel 2026 (fonte: extraETF Research 2026 ETF Savings Plans Market 2022). In Germania i fattori dietro al boom sono stati molteplici, a partire dal fatto che per diversi anni la liquidità non veniva remunerata e questo ha spinto alla ricerca di alternative. “I cosiddetti neobroker hanno portato a un nuovo tipo di esperienza grazie a un’interfaccia utente particolarmente semplice, esperienza di utilizzo altrettanto semplice e l’aggiunta non banale di strumenti d’investimento quali gli Etf, a basso costo e senza costi di negoziazione. Diciamo quindi che hanno creato un mix perfetto”, aggiunge l’head of distribution di BlackRock Italy.

Guardando all’Italia, alcune piattaforme europee quali Scalable Capital, Trade Republic e Bux sono già entrate nel nostro Paese. “Dal canto nostro stiamo creando collaborazioni con questi neobroker in modo da facilitare l’accesso ai clienti con l’aggiunta di zero costi di negoziazione”, spiega Scarselli. Guardiamo poi alla dimensione locale. “In Italia, sono molte le banche che hanno piattaforme di brokerage, Fineco ad esempio, che vanta un focus su questo tipo di business. Ma anche altri player. Mi viene in mente Directa SIM con la quale abbiamo di recente iniziato a collaborare. Parliamo, sia nel caso di Fineco che di Directa, di una collaborazione che prevede zero commissioni sia per i singoli ordini che per i piani di accumulo in Etf”. Quali i primi riscontri? “Posto che siamo nella fase iniziale, i primi feedback sono positivi. Indubbiamente dovranno poi essere rivalutati nel lungo periodo”.

[1] Fonte: 2023 iShares Report on Investor Progress | iShares – BlackRock

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