Il nuovo mercato delle infrastrutture: da obsolete a tecnologiche

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Dopo essere stato a lungo ignorato, il comparto delle infrastrutture sta tornando al centro del discorso grazie alla ripartenza dei viaggi intercontinentali. Ma si tratta di un settore interessante dove investire? Parola a Vontobel Asset Management

Dalle strade alle ferrovie, dalle vie navigabili ai porti marittimi, passando anche per gli aeroporti: ora che siamo tornati a viaggiare come prima della pandemia quanti chilometri e miglia aeree abbiamo percorso in un solo anno? Eppure il mondo delle infrastrutture risulta spesso obsoleto, soprattutto nel nostro Bel Paese e invece che muoversi per cambiare la situazione, sembra che, durante lo scorso anno il mercato azionario si sia focalizzato tutto sui titoli tecnologici a grande capitalizzazione e l’intelligenza artificiale. Ma non è stata solo la febbre tech a rallentare il comparto delle infrastrutture: un mix di tassi di interesse elevati e di maturazione del modello commerciale delle torri cellulari ha contribuito, ad esempio, alla sottoperformance del settore delle comunicazioni. L’unico comparto a mantenere, invece, una performance positiva è stato quello dei titoli energetici, sostenuta dalla continua crescita di volumi e da prezzi solidi per quanto riguarda le materie prime.

Ma cosa cambierà con il nuovo anno? Le infrastrutture sono pronte a tornare sul palco come protagoniste, o almeno co-protagoniste accanto all’intelligenza artificiale?

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Comunicazione: sempre nuove connessioni

Nell’ultimo anno gli alti costi hanno obbligato molte aziende a ridurre le spese e anche i grandi fornitori di servizi hanno dovuto fare un taglio. Questo però non significa che le attività delle torri wireless si siano fermate: oltre a esistere ancora un potenziale di riaccelerazione delle attività, “i contratti di affitto a lungo termine tra le torri e i vettori garantiscono un livello prevedibilmente sano di crescita organica e di flussi di cassa per le società di torri”, sottolineano gli esperti di Vontobel Asset Management.

Anzi, a spingere ancora di più la crescita del comparto della comunicazione ci pensano l’Europa, che sta espandendo la sua rete 5G, e i Paesi emergenti che stanno costruendo nuove reti 4G.

In generale, con l’attenuarsi dei venti contrari del mercato e il prossimo allentamento dei tassi di interesse, il profilo di rischio-rendimento dei titoli delle torri wireless, supportate da un solido modello di business, diventerà sempre più evidente.

Servizi: lo sprint delle rinnovabili

Sono anni ormai che il settore dei servizi sta arrancando, basti pensare che la performance delle utility regolamentate negli Stati Uniti rispetto all’S&P 500 nel 2023 è stata la terza peggiore performance annuale degli ultimi 40 anni. Ma la situazione potrebbe cambiare presto: una rinnovata attenzione negli investimenti per rinnovare la rete, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di veicoli elettrici e energie rinnovabili, sta riportando il focus sulle utility. Le nuove tecnologie, dato il calo dei prezzi del litio, stanno diventando sempre più interessanti e questo “dovrebbe consentire al settore dei servizi di aumentare la base tariffaria senza aumentare la pressione sulle bollette, un paradigma che a nostro avviso è stato ampiamente ignorato dal mercato”, spiega l’esperto.

Anche guardando al panorama europeo vi è aria di ottimismo: le valutazioni delle utility sono infatti molto interessanti e le aspettative di utili e dividendi hanno registrato uno slancio positivo. Le società di servizi integrati offrono, al momento, un buon rapporto rischi/rendimenti e un buon posizionamento rispetto al tema delle energie rinnovabili.

Trasporti: parola chiave traffico

Dopo gli anni pandemici in cui tutti erano costretti a stare in casa e nelle strade e nei cieli passavano solo i mezzi necessari, ora la situazione non solo è tornata alla normalità, ma ha anche superato i livelli pre-covid. Nonostante l’inasprimento delle condizioni monetarie, l’utilizzo di strade a pedaggio, ad esempio, si è mantenuto stabile. Al contrario, l’effetto di queste politiche inizia a sentirsi sui viaggi aerei di piacere: nonostante il traffico aeroportuale sia cresciuto nel 2023, anche grazie alla riapertura delle rotte asiatiche, l’aumento del costo dei biglietti aerei e l’inasprimento delle condizioni monetarie peseranno sulla domanda di viaggi. In linea con questo, anche i viaggi d’affari potrebbero rallentare, sostituiti da video conferenze e meeting online.

Energia: prezzi alle stelle e svolta sostenibile

Non è una novità il fatto che i profondi tagli alla produzione dell’area Opec+ abbiano determinato una sostanziale ristrettezza per i mercati del greggio, causando un rapido innalzamento dei prezzi.

Gli occhi sono tutti puntati sull’inverno: se questo sarà particolarmente freddo, la richiesta continuerà a crescere, causando un nuovo innalzamento dei prezzi.
Intanto, il mercato del gas naturale liquefatto si sta espandendo, grazie alla forte domanda asiatica e alle importazioni in Europa. Tuttavia, esiste ancora il rischio di recessione e questa avrebbe certamente un effetto negativo sulla domanda e un conseguente allentamento degli equilibri complessivi per le materie prime energetiche, in particolare per i liquidi di gas naturale e i prodotti raffinati.

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