Essere partecipi alla lotta contro il cambiamento climatico significa anche investire responsabilmente. “Integrare i fattori Esg (environment, social e governance) è ormai una necessità per creare valore di lungo termine per i portafogli degli investitori”, ricorda Allianz Global Investors, attiva nel settore degli investimenti sostenibili. Questo permette la “generazione di risultati intenzionali e identificabili in ambito ambientale e sociale in aggiunta al rendimento finanziario. Allianz GI ritiene sia importante incentivare la società a svolgere ruoli attivi nella transizione verso un’economia a basse emissioni”.
Un cambiamento che interessa anche il sostentamento dell’essere umano: le stime prevedono un incremento del 70% nella produzione di cibo per soddisfare le esigenze dell’uomo – con grandi disuguaglianze tra Paesi in cui si muore ancora di fame e altri in cui è il cibo stesso ad aumentare il tasso di mortalità della popolazione. Una necessità che, da sola, aumenterà del 23% le emissioni di carbonio prodotte globalmente. Come fare per invertire il trend?
Due strategie per arginare il climate change
Ad oggi vi sono due strade percorribili.
La prima è quella della mitigazione dei fattori chiave, che passa principalmente attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 (prodotte dalle fonti energetiche utilizzate per la produzione e la distribuzione di elettricità, il riscaldamento e la mobilità) o un aumento della cattura delle stesse grazie a foreste, oceani e nuove tecnologie. Per la strategia di mitigazione, inoltre, è necessario limitare l’impatto dell’uomo sul cambiamento climatico e stabilizzarlo, consentendo agli ecosistemi di adattarsi al cambiamento.
La seconda soluzione è, invece, l’adattamento al cambiamento e passa attraverso la riduzione della vulnerabilità di tale fenomeno e lo sfruttamento delle opportunità che si vengono a creare.
Tre profili per una selezione responsabile
Una volta individuate le strategie, rimane fondamentale capire come selezionare le aziende impegnate nella lotta contro il cambiamento climatico. Obiettivo non è l’esclusione a priori di settori ad alta emissione, ma proprio il supportare la trasformazione di quelle e altre aziende verso un’economia più verde. È così che Allianz GI ha sviluppato una selezione in cui, all’interno del fondo dedicato, rientrano aziende con almeno uno dei seguenti profili pro-clima:
1. Best solution (migliori soluzioni)
Comprende aziende il cui core business è lo sviluppo di prodotti e servizi per il passaggio a un’economia a basse emissioni;
2. Best effort (massimo impegno)
Sono imprese che dimostrano innovazioni e cambiamenti positivi contro il climate change;
3. Best performer (migliori prestazioni)
Società operanti in diversi settori che, in base a specifici indicatori, sono diventate delle best practices.
“Gli investimenti diretti e indiretti legati a mitigazione e adattamento al cambiamento climatico rappresentano un’opportunità interessante per partecipare attivamente a una delle sfide più rilevanti di questo secolo”, conclude Allianz GI.