Investire sostenibile: come selezionare le aziende chiave?

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L’investimento sostenibile sta guadagnando uno spicchio sempre più importante dei portafogli degli investitori. Tuttavia, selezionare le aziende che beneficeranno di questa tendenza non è semplice. E proprio questo è il compito di Impax Asset Management, partecipata da BNP Paribas Asset Management

Mentre la COP28 procede, proponendo anche un fitto calendario con oltre 50 eventi incentrati sulle sfide sistemiche del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile, dalla transizione energetica al settore dei trasporti, passando anche per l’economia circolare e il ruolo della politica, diventa sempre più chiaro l’interesse che gli investitori hanno nella transizione. Al riguardo, in questa intervista, analizzeremo le opportunità di mercato derivanti da una transizione verso un’economia più sostenibile. Ne abbiamo parlato con Hubert Aarts, Deputy Chief Investment Officer for Listed Equities and Senior Portfolio Manager di Impax Asset Management, fondata nel 1998 e partecipata da BNP Paribas, tra le prime società di asset manager a occuparsi della gestione sostenibile.

Hubert, puoi parlarci del cammino che Impax ha intrapreso dalla sua fondazione e del ruolo dell’investimento sostenibile nell’ambito dei mercati finanziari?

Negli ultimi 25 anni, Impax ha elaborato un universo sempre più vasto di società fornitrici di soluzioni sostenibili / ambientali fino ad annoverarne 2000, tutte quotate nelle borse mondiali. Durante questo periodo, il numero dei componenti del team di gestori e analisti è aumentato in modo da poter approcciare più società.

Le opportunità di investimento dei mercati ambientali sono cresciute notevolmente negli ultimi 20 anni.

Quali sono i fattori chiave in questi mercati e come Impax ricerca le aziende che beneficeranno di queste tendenze?

Esaminiamo insieme le sei aree principali per riconoscere aziende sostenibili. La prima riguarda l’energia sia in termini di efficienza energetica sia in termini di energie rinnovabili. La seconda area presta particolare attenzione al tema del trasporto efficiente, sia in termini di minore inquinamento nei contesti urbani sia in termini di maggiore efficienza nei trasporti marittimi e nelle compagnie aeree. Una terza area guarda con attenzione verso le società che operano nell’alimentazione sostenibile. Il 25% delle calorie alimentari prodotte non viene mai consumato e assistiamo di continuo a spreco di imballaggio. Poi c’è l’infrastruttura digitale, quarta area, dove possiamo investire in aziende che forniscono soluzioni di maggiore efficienza all’interno dell’infrastruttura digitale. La quinta area si rivolge al settore dell’ottimizzazione delle risorse ricercando società che forniscano soluzioni per evitare prodotti monouso o per rendere i prodotti riutilizzabili. L’ultima area è la catena del valore dell’acqua secondo due assi, maggiore qualità e migliori infrastrutture.

La politica è fondamentale per portare avanti la transizione ambientale. Puoi fornirci esempi di politiche di supporto per le aziende in cui investi?

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’accelerazione della politica. Durante il recente periodo pandemico, sono stati forniti molti stimoli alle economie e gran parte di essi dedicati ai temi della sostenibilità. Questo è stato un messaggio positivo. In Europa abbiamo ottenuto il Green Deal, negli Stati Uniti l’Inflation Reduction Act, il Chips (and Science) Act e il Jobs (Jumpstart our Business Startups) Act. La Cina, dal canto suo, ha detto di voler raggiungere un’economia a basso livello di carbonio entro il 2030, e net zero entro il 2060.

Quindi, da un punto di vista dell’investitore, quale tipo di società sta accedendo a queste interessanti ed entusiasmanti opportunità in questa vasta gamma di settori e attività?

Ci concentriamo sui fornitori di soluzioni che stanno aiutando nella transizione verso un’economia più sostenibile. L’ambito delle soluzioni ambientali è molto ampio e siamo entusiasti nel riscontrare crescita, opportunità di investimento, miglioramento dei margini associati a ottima domanda finale.

Quando in Impax riferisci dell’impatto delle società in portafoglio, che tipo di metodologia e metriche utilizzate per misurarne l’impatto?
Abbiamo sviluppato una metodologia che considera il livello di emissioni prodotte, il livello di acqua utilizzata, la quantità di energia rinnovabile prodotta ed, infine, quanti rifiuti sono stati riciclati.

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