Investimenti sostenibili tra sfide di breve e obiettivi di lungo

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L’integrazione degli obiettivi sostenibili è arrivata per rimanere, come dimostrano l’interesse degli investitori e la crescita delle normative sugli investimenti sostenibili. A che punto siamo? Vediamolo con BNP Paribas Asset Management

Cosa hanno in comune geopolitica, sicurezza alimentare, perdita di biodiversità e salute pubblica? Tutte queste grandi sfide hanno un collegamento diretto con i cambiamenti climatici. Basti pensare che il 58% delle malattie infettive che l’umanità ha affrontato finora sono state in qualche modo aggravate da rischi climatici come alluvioni, intense precipitazioni e riscaldamento della superficie terrestre, secondo quanto riportato da uno studio pubblicato sulla rivista Nature ad agosto 2022. 

Fattori climatici, geopolitici e macroeconomici vanno a comporre una combinazione che rende l’instabilità come una costante piuttosto che uno stato transitorio. Secondo BNP Paribas Asset Management la sostenibilità rappresenta il miglior prisma a lungo termine per comprendere i fattori di crisi e anticipare un’economia a basse emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale e inclusiva. Alla fine tutte le sfide sono interconnesse, e così anche le soluzioni.

Investire verde = investire in modo resiliente

La rilevanza degli investimenti legati alla sostenibilità va ben oltre gli investimenti green, rappresenta un nuovo motore di crescita secolare. Affinché l’Unione Europea, ma anche tutti i Paesi del mondo, raggiungano gli obiettivi climatici, è necessaria una regolamentazione sempre più matura (ne abbiamo parlato qui), valorizzando progetti a basse emissioni già nel breve termine, per aumentare la resilienza futura.

La guerra in Ucraina e le sue conseguenze sono un case study perfetto di sfide interconnesse: dal cambiamento climatico alla sicurezza energetica e all’inflazione. L’Europa ha dovuto ripensare le proprie forniture energetiche andando a diversificare includendo più gas e carbone come soluzioni di emergenza. Affinché l’Unione europea possa raggiungere i suoi obiettivi climatici, questa misura deve essere limitata nel tempo ed essere affiancata da progetti a basse emissioni di carbonio a breve termine per aumentare la resilienza futura. “Non solo le infrastrutture per l’energia pulita sono più veloci da sviluppare rispetto a quelle termiche o nucleari, ma rafforzano la sicurezza dell’approvvigionamento pur essendo deflazionistiche”, rimarca BNPP AM. Questa logica può essere vista all’opera nell’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti che incorpora quasi 400 miliardi di dollari di incentivi per programmi di energia pulita. “L’ampia portata del piano per la ripresa NextGenerationEU da 2 mila miliardi di euro evidenzia una comprensione ai più alti livelli del fatto che abbiamo bisogno non solo di un’Europa più verde, ma anche più digitale e più resiliente”, osserva Maya Bhandari, Global Head of Multi-Asset di BNP Paribas AM.  Gli investimenti sostenibili devono guardare al lungo termine, ma agire subito.

Abbracciare le nuove opportunità

Sostenibilità e efficienza sono al centro della promessa dell’industria 4.0, dove uniti all’intelligenza artificiale e alla stampa 3D, consentiranno di usare in modo più efficiente le risorse e inaugurare un’economia della condivisione basata su approcci “open source” all’informazione e all’innovazione. 

Bisogna stare attenti a non respingere questo nuovo paradigma. Nel corso della storia, ricorda BNP Paribas AM, l’ipotesi che prodotti e servizi dirompenti mantenessero costi marginali elevati e una crescita lineare è stata smentita. Ad esempio, nel 2012, l’Agenzia internazionale per l’energia prevedeva che la produzione globale di energia solare avrebbe raggiunto i 550 TWh nel 2030. Nella realtà dei fatti il solare ha corso a una velocità inaspettata superando i 1.000 TWh già nel 2021.

L’Unione Europea è in prima fila nel processo di decarbonizzazione, offrendo anche stimoli alle aziende che per prime otterranno un vantaggio competitivo grazie alla vendita di quote di emissioni, ma anche i cittadini dovrebbero essere incoraggiati, ad esempio con incentivi verso l’elettrificazione. Nel complesso mitigare il climate change richiede cambiamenti strutturali e politiche ambiziose che riflettano il fatto che viviamo in un mondo interconnesso.  

Non mancano le sfide 

Nel frattempo, spiegano gli esperti di BNP Paribas AM, gli investitori possono contribuire a questa dinamica, attraverso la gestione, ma soprattutto investendo nei fattori tecnologi chiave per un’economia futura resiliente. Le opportunità di certo non mancano, ma non è saggio ignorare le sfide che ancora devono essere affrontate:

  • comprendere l’ampiezza e l’interrelazione delle sfide e delle opportunità che ci aspettano è il primo passaggio, soprattutto vivendo in un mondo iperconnesso;
  • individuare le aziende che sovraperformeranno, ma anche quelle che sopravviveranno, escludendo i vinti;
  • puntare a risultati ambientali positivi, vedendolo come un approccio non vincolato unicamente agli investimenti. 

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