Un’ondata di giovani neo investitori si candida ad essere la forza trainante della crescita del mercato europeo degli Etf nei prossimi anni. Le previsioni di un sondaggio YouGov, commissionato da BlackRock, sono di una forte accelerazione nell’adozione degli Etf da parte degli investitori più giovani, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, con questo gruppo che arriverà quest’anno a rappresentare il 54% dei nuovi investitori in Etf (fonte: Yougov survey, May 2023). Secondo le previsioni, il 41% di questi sarà costituito da investitori esordienti che hanno imparato a conoscere gli investimenti attraverso le piattaforme digitali d’investimento [1]. In Italia, si prevede che i giovani investitori faranno crescere del 39% il mercato locale degli investimenti in Etf.[2]
Piattaforme digitali d’investimento
Un ruolo chiave lo giocheranno quindi le piattaforme digitali d’investimento (ne abbiamo discusso qui) che in Europa vantano già asset in gestione per quasi 2.000 miliardi di dollari con una crescita del 20% l’anno dal 2019 (stime degli asset under administration secondo le fonti locali del settore al 31/12/2022).
L’educazione finanziaria è un passaggio essenziale
Per affrontare le possibili criticità legate all’arrivo di tanti investitori neofiti diventa ancora più fondamentale il tema educational. “Come BlackRock quello che facciamo è promuovere una maggiore conoscenza sia dello strumento stesso Etf, sia dal punto di vista di finanza comportamentale”, spiega Lorenzo Scarselli, head of distribution di BlackRock Italy. “Lo facciamo sia sul nostro sito che attraverso le piattaforme con cui collaboriamo”, aggiunge Scarselli che ricorda come non tutti hanno l’opportunità di avere una interazione diretta con un consulente finanziario.
L’educazione finanziaria portata avanti da BlackRock passa dalla spiegazione del tipo di strumento, delle sue caratteristiche e dal garantirne il miglior accesso possibile; “poi se andiamo a vedere i comportamenti dei clienti, sono abbastanza auto segmentanti, con il grosso degli strumenti utilizzati che sono i soliti noti, mentre sono poco utilizzati quelli più di nicchia”.
Gli Etf poggiano sul pilastro dell’innata diversificazione rispetto all’acquisto dei singoli titoli. Il pac rappresenta invece la forma tecnica indicata per evitare il rischio di incorrere nei classici errori, dando una sorta di metodicità che permette di tenere a bada l’emotività. “Chiaramente – asserisce Scarselli – man mano che portafogli diventano più complessi e le somme iniziano a crescere l’utilizzo del consulente deve diventare un’opzione più concreta per l’investitore”.
[1] I tassi di crescita dell’Italia/numero di nuovi investitori in ETF sono stati calcolati su una dimensione di base bassa; pertanto, questi dati devono essere trattati con cautela in quanto esiste un potenziale margine di errore (Italia 14,4%).
[2] Si intendono gli intervistati che non hanno mai effettuato investimenti. Per prodotti di investimento si intendono azioni, fondi d’investimento e fondi comuni, ETF, obbligazioni governative e societarie e investimenti alternativi.
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