Fondi ‘ex-Japan’ addio: perchè guardare ai bond del Sol Levante

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Un nuovo indice di investimento pan-asiatico e le aspettative legate al cambio di rotta della Bank of Japan sui tassi riaccendono l’interesse degli investitori verso uno dei principali mercati obbligazionari del mondo

Nonostante quello giapponese costituisca il terzo mercato obbligazionario al mondo per capitalizzazione, il Sol Levante è stato da lungo tempo visto dagli investitori come un angolo tranquillo, a tratti “noioso”, del vasto mondo del reddito fisso. Il motivo è noto: un forte distacco a lungo termine rispetto agli indici asiatici e tassi di interesse stagnanti o addirittura a zero. Tuttavia, spiegano gli esperti di Fidelity International, alcuni elementi suggeriscono che il paese stia emergendo dalla sua staticità e che sia pronto a giocare un ruolo più prominente nel panorama finanziario globale. Vediamo perchè.

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Diversificazione e qualità

I fattori alla base di questo possibile nuovo corso per l’obbligazionario giapponese sono diversi. Uno dei più importanti, riportano gli esperti di Fidelity, risiede nell’inclusione dell’indice JP Morgan Asia Credit Index Asia Pacific all’interno della famiglia JACI. Questo indice, attivo negli ultimi mesi, aggiunge rendimenti significativi rispetto alla sua versione precedente ‘Asia ex-Japan’, espandendo il range di titoli obbligazionari asiatici denominati in dollari statunitensi di oltre il 20%. Un passo storico che secondo gli esperti consente agli emittenti obbligazionari giapponesi di aderire a un indice di riferimento del dollaro nel segmento Asia Pacific, aprendo nuove opportunità e sfide. Con una capitalizzazione di 10 mila miliardi di dollari e la contemporanea presenza di titoli denominati sia in yen che in dollari, il mercato obbligazionario giapponese è destinato a diventare un punto focale per gli investitori globali nei prossimi anni. Questo mercato, spiegano infatti gli esperti di Fidelity, offre diversificazione, qualità e rendimenti adeguati al rischio, elementi di forte attrattività per chi cerca opportunità in un contesto economico in evoluzione.

Uno dei principali vantaggi chiave dell’inclusione delle obbligazioni giapponesi nelle strategie di investimento risiede innanzitutto nella diversificazione a livello geografico che tale scelta comporta. Gli strumenti di fixed income del Sol Levante, infatti, presentano correlazioni relativamente basse con quelle di altri paesi asiatici, caratteristica che ha come conseguenza una minore volatilità per i portafogli che le includono. Inoltre, aggiungono gli esperti di Fidelity International, l’apertura verso un universo investibile più ampio non potrà che contribuire a migliorare la qualità complessiva del credito in dollari asiatici, con oltre il 90% delle obbligazioni giapponesi nell’indice JACI Asia Pacific classificate come investment grade e quasi l’80% valutato come “A” o superiore.

Entrando più in dettaglio, le società finanziarie dominano le obbligazioni giapponesi in dollari, con banche e altri istituti finanziari che rappresentano più della metà del valore di mercato delle emissioni giapponesi nell’indice. Questa caratteristica, aggiungono gli esperti di Fidelity Internarional, riflette la solidità del settore finanziario giapponese e offre agli investitori una solida base per le loro strategie. Ma non è tutto. Il mercato obbligazionario giapponese, infatti, non è solo in fermento per quanto riguarda le obbligazioni denominate in dollari, dal momento che anche le obbligazioni denominate in yen stanno vivendo un risveglio, grazie alla possibilità che la Bank of Japan (BoJ) abbandoni la sua strategia di stretto controllo della curva dei rendimenti. Questa apertura della BoJ ha portato a un aumento dei volumi di negoziazione e dell’interesse degli investitori, in particolare per i titoli di stato giapponesi e per i derivati sui tassi di interesse. Le aspettative di tassi di interesse più alti, insieme al miglioramento dei fondamentali economici e ai potenziali afflussi di capitali, potrebbero guidare un boom nel settore del reddito fisso in Giappone.

Infine, osservano gli esperti di Fidelity International, le prospettive macroeconomiche del paese sono incoraggianti, con leggeri aumenti dei prezzi al consumo e riforme di governance societaria e linee guida sostenibili che rinforzano la fiducia degli investitori.

Cogliere le opportunità, conoscendo i rischi

Tuttavia, le opportunità della rinascita del mercato obbligazionario nipponico non è del tutto priva di rischi. Il ritmo con cui la Bank of Japan cambierà la sua politica sui tassi e i rischi inflazionistici sono fattori da tenere d’occhio, spiegano gli esperti. Un aumento troppo rapido dei tassi d’interesse potrebbe infatti causare gravi perdite sul mercato mentre lo sviluppo di un’inflazione troppo irruenta potrebbe dare vita a significativa volatilità. Gli investitori più attenti faranno perciò bene a di monitorare attentamente questi sviluppi e adottare strategie di gestione del rischio adeguate.

Nonostante i rischi, tuttavia, il mercato obbligazionario giapponese sta assistendo ad una vera e propria rinascita e gli investitori obbligazionari sono ora chiamati a riconsiderare l’etichetta di “noioso” tradizionalmente affibbiata al reddito fisso giapponese.

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