Che cosa è verde, ma allo stesso tempo trasparente; senza materia, ma molto potente; gas, ma anche liquido? L’idrogeno verde è tutto questo e molto di più. Questo elemento infatti potrebbe fare la differenza nella transizione energetica. Se lo si guarda in ottica di sostenibilità, l’idrogeno verde potrà rappresentare un valido sostituto del gas naturale, favorendo cosi la riduzione delle emissioni di gas serra di diversi Paesi. Tanto che, secondo Bloomberg NEF, potrebbe arrivare a rappresentare tra il 10% e il 30% dell’approvvigionamento energetico globale.
L’idrogeno dai mille colori: dal grigio al verde, passando per il blu
“Attualmente la maggior parte della produzione di idrogeno è grigia, ovvero prodotta utilizzando gas fossile o carbone. L’idrogeno blu è prodotto nello stesso modo dell’idrogeno grigio, ma la CO2 viene catturata durante il processo di produzione e stoccata in modo permanente nel sottosuolo. L’idrogeno verde, invece, è prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua con energia rinnovabile al 100% o quasi e con emissioni gas prossime allo zero”. Così Thibaud Clisson, Senior ESG analist di BNP Paribas Asset Management, ha presentato le diverse sfumature dell’idrogeno.
Le potenzialità che si nascondono dietro l’idrogeno verde sono enormi. Si tratta, infatti, del settore a più rapida crescita nella transizione energetica e gli investimenti in questo ambito sono più che triplicati nel 2022, arrivando 1,2 miliardi di dollari.
Che cosa è verde, ma allo stesso tempo trasparente; senza materia, ma molto potente; gas, ma anche liquido? L’idrogeno verde è tutto questo e molto di più. Questo elemento infatti potrebbe fare la differenza nella transizione energetica. Se lo si guarda in ottica di sostenibilità, l’idrogeno verde p…