Il certificato con l’airbag contro brusche inversioni di trend

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Una barriera profonda, posta al 60% o 50%, e un airbag che entra in funzione a scadenza in caso di contraccolpi. Due aspetti dei nuovi Cash Collect di UniCredit, che offrono una maggiore protezione. Previsti anche premi mensili condizionati e il rimborso anticipato già ad aprile

Sebbene il nuovo anno sia iniziato con il piede giusto per i mercati azionari (l’indice americano S&P500 ha già aggiornato a gennaio il suo livello record e il giapponese Nikkei ha sfondato i massimi dal 1990), le incognite, che potrebbero innervosire e far cambiare repentinamente l’umore, non mancano. Basti pensare alla variabile taglio dei tassi da parte delle banche centrali, piuttosto che alle tensioni geopolitiche, senza dimenticare che il 2024 è l’anno più politico di sempre, con ben 76 paesi chiamati alle urne. In questo contesto, la precauzione potrebbe essere un valido alleato. Ecco allora che UniCredit ha emesso una nuova gamma di certificati di investimento che permettono di prendere posizione in maniera indiretta sull’azionario, ma con alcuni importanti meccanismi di protezione. Niente meno che un airbag.

Si tratta, infatti, di otto nuovi Airbag Cash Collect, scritti su panieri di azioni italiane, europee e americane. Pagano un premio mensile condizionato con effetto memoria che va da un minimo dello 0,89% (10,68% annualizzato) a un massimo dell’1,24% (14,88% annualizzato) a seconda dei sottostanti. Le barriere sono poste tra il 50% e il 60% del valore iniziale, ovvero tollerano ribassi fino a un -50%. Altro elemento di protezione è dato dall’airbag, che scatta a scadenza nel caso di cali significativi. Grazie a questo meccanismo, infatti, l’importo di rimborso finale non segue linearmente la performance del sottostante peggiore ma è migliorativo. La serie ha durata quadriennale, con scadenza fissata a gennaio 2028, ma prevede il rimborso anticipato già a partire dal terzo mese, cioè da aprile 2024, con effetto Step Down fino al 75%.

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Un esempio: il certificato su quattro big di Piazza Affari

Per capire meglio il funzionamento di questi prodotti, prendiamo ad esempio l’Airbag Cash Collect scritto su Assicurazioni Generali, Banco BPM, Enel e Stellantis (ISIN: DE000HD28DE1), ovvero quattro campioni di Piazza Affari. Questo certificato permette di ricevere premi mensili dell’1,24%, per un rendimento annualizzato del 14,88%, se nelle date di osservazione il titolo con la performance peggiore (caratteristica Worst of) ha un valore pari o superiore al livello Barriera, posta in questo caso al 60% del valore iniziale. Nello specifico, si devono quindi osservare questi livelli Barriera: 12,21 euro per Generali; 2,916 euro per Banco BPM; 3,7776 euro per Enel e 11,6532 euro per Stellantis. Livelli ancora ben lontani dalle quotazioni attuali, considerando che a inizio febbraio la peggiore azione risulta essere Enel con un debole -0,43% a 6,27 euro. Grazie all’effetto memoria, comunque, i premi non eventualmente corrisposti non sono persi ma pagati successivamente alla prima data di osservazione in cui la condizione viene soddisfatta.

A partire da aprile 2024, il Certificate può essere rimborsato anticipatamente, riconoscendo all’investitore il valore nominale di 100 euro, oltre al premio mensile dell’1,24%. Ciò accade se, nelle date di osservazione mensili, il titolo peggiore tra i quattro ha un valore pari o superiore al livello di rimborso anticipato. Questo livello di rimborso anticipato diminuisce del 5% ogni sei date di osservazione, grazie al meccanismo Step-Down: si parte quindi dal 100% del valore iniziale (strike) ad aprile 2024, per poi scendere dopo sei mesi al 95% e ridursi progressivamente fino ad arrivare al 75% dello strike, corrispondente quindi a una potenziale performance pari al -25% rispetto al valore iniziale.

Se ciò non accade, il certificato arriva alla sua scadenza naturale (gennaio 2028) con due possibili scenari per l’investitore:

– se il titolo peggiore dei quattro scambia a un livello pari o superiore al livello Barriera, lo strumento rimborsa l’importo nominale (100 euro), oltre al premio dell’1,24% e gli eventuali premi non pagati in precedenza ma memorizzati;

– se invece il titolo con la performance peggiore quota sotto il livello Barriera, scatta l’effetto airbag per cui l’importo di rimborso non seguirà linearmente la performance del sottostante peggiore ma sarà migliorativo.

Viene infatti applicata questa formula:

Importo di Rimborso = Importo Nominale × [Valore Finale ÷ (Valore Iniziale × Barriera %)]

Nel caso specifico, con barriera posta al 60%, se il titolo peggiore dovesse scivolare sotto il livello Barriera (ipotizzando Enel sotto i 3,7776 euro) e mostrare una flessione del 50% rispetto al suo valore iniziale, il rimborso sarebbe pari a 83,33 euro (contro un rimborso che sarebbe stato pari a 50 euro nel caso in cui non fosse stato presente l’effetto Airbag).

L’effetto airbag è quindi un ulteriore elemento di protezione che si aggiunge a un prodotto già di per sé conservativo avendo una barriera al 60% o al 50% e dei premi mensili che vengono pagati in maniera condizionata con effetto memoria. Tutte queste caratteristiche permettono quindi di ottenere un prodotto più conservativo senza rinunciare al rendimento.

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