L’obiettivo del tavolo tecnico è quello di rafforzare il dialogo tra i principali interlocutori pubblici e privati al fine di individuare gli strumenti più idonei a valorizzare le informazioni disponibili sulle prestazioni energetiche degli immobili e favorire l’accesso al credito per la ristrutturazione edilizia ai fini di efficientamento energetico
L’Abi ha aderito ai principi Onu per un’attività bancaria responsabile che impegna il mondo della finanza
L’obiettivo che si pone il “Tavolo” è quello di rafforzare il dialogo tra i principali interlocutori pubblici e privati al fine di individuare gli strumenti/iniziative più idonei a:
- valorizzare le informazioni disponibili sulle prestazioni energetiche degli immobili,
- favorire l’accesso al credito per la ristrutturazione edilizia ai fini di efficientamento energetico,
- stimolare un rinnovamento culturale sulla convenienza economica di abitare una “casa verde” o sull’impatto positivo del grado di efficienza energetica sul valore di mercato degli immobili.
Proprio per questo l’Abi ha aderito ai principi Onu per un’attività bancaria responsabile che impegna il mondo della finanza a orientare le proprie strategie aziendali in vista di un sempre minor impatto sull’ambiente.
Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, ha descritto “la relazione fra banche e fintech come complementare. Le fintech hanno la capacita’ innovativa, maggiore flessibilità, magari un miglior time to market, ma spesso mancano di una base di clientela, dei capitali per gli investimenti in grado di portare su larga scala la loro innovazione, e mancano di una cultura delle regole: tre caratteristiche che sono del settore bancario”. La cooperazione, dunque, secondo Sabatini “e’ naturale. Diverso e’ il tema delle big tech, operatori che operano su scala multinazionale, spesso sfuggono al quadro delle regole, sfruttano la capacita’ di operare su più giurisdizioni anche per vantaggi fiscali”.