Il dialogo si era arenato in mancanza di un’intesa sulla liquidazione di alcuni soci manager
Se le nozze si concretizzassero, nascerebbe un colosso da 21 miliardi di masse in gestione
Si riapre il dossier Kairos. A poco più di due settimane dal dietrofront, Zurich lancia una nuova offerta a Julius Baer per rilevare la boutique di investimento. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, la proposta potrebbe essere discussa dal consiglio di amministrazione della controllante (azionista al 70%) già nella giornata del 9 novembre.
Dopo settimane di negoziazioni, la cessione si era arenata a causa della mancata intesa sulla liquidazione di alcuni soci manager di Kairos. Fin da subito, Zurich aveva infatti escluso la permanenza degli azionisti nel capitale. Ad oggi, Guido Maria Brera (socio fondatore e chief investment officer), Rocco Bove (head of fixed income), Massimo Trabattoni (head of italian equity), Alberto Castelli (chief executive officer) e Caterina Giuggioli (sales director) detengono una quota complessiva del 30% della controllata italiana del gruppo Julius Baer. Stando alle notizie trapelate all’epoca sui media, solo Trabattoni avrebbe dovuto preservare un ruolo. Ora, le carte tornano a mescolarsi, con nuovi interlocutori. Il colosso assicurativo elvetico ha presentato infatti un’offerta a Julius Baer per il 100% di Kairos, nell’intenzione che sia la stessa Julius Baer a liquidare i soci “privati”.
Zurich e Kairos, contattate da We Wealth nelle scorse settimane, non hanno rilasciato dichiarazioni. Se le nozze si concretizzassero, si stima che nascerebbe un colosso della consulenza finanziaria da 21 miliardi di masse in gestione. La multinazionale con sede a Zurigo possiede infatti Zurich Bank, rete di consulenza finanziaria di Zurich Italia che ha recentemente costituito una direzione dedicata al private e wealth management guidata da Maurizio Ceron (ex vicedirettore generale e responsabile del wealth management di Indosuez). Il suo patrimonio ammonta a più di 16 miliardi di euro, mentre per Kairos si parla di circa 5 miliardi (dati al 30 aprile 2023). Per offrire un metro di paragone, la nuova entità varrebbe circa la metà di Credem Euromobiliare private banking (39,8 miliardi di euro di masse complessive a fine giugno).
L’operazione sembrerebbe essere tra l’altro negli interessi di entrambe le parti intorno al tavolo. I primi contatti tra Kairos e Julius Baer risalgono al 2012, quando la prima ha acquisito il 100% di Julius Baer sim mentre il gruppo elvetico ha rilevato una partecipazione del 19,9% nel capitale di Kairos investment management. Partecipazione, quest’ultima, salita dal 19,9% all’80% nel 2016 per poi arrivare al 100% a inizio 2018. Poi, tra il 2018 e il 2019, Julius Baer ha avviato una serie di sondaggi per la raccolta di manifestazioni di interesse per Kairos, affidando un mandato esplorativo a Goldman Sachs. Inizialmente i tentativi di mettere sul mercato l’asset si erano arenati, per poi riprendere negli ultimi mesi. Per Zurich, invece, non sarebbe la prima mossa nell’industria della consulenza finanziaria. Nel 2022 ha infatti perfezionato l’operazione di acquisizione di Deutsche Bank Financial Advisors, innescando il passaggio di 1.085 consulenti e 96 dipendenti sotto le bandiere di Zurich Bank. Il matrimonio con Kairos punterebbe proprio a rafforzare ulteriormente quest’entità.