La divisione della gestione patrimoniale ha registrato un utile ante imposte di 381 milioni di dollari. La raccolta netta è stata di 21,8 miliardi
Sergio Ermotti (Ubs): “Nei prossimi tre anni i nostri progressi non saranno lineari, ma la nostra strategia è chiara”
Ubs archivia il secondo trimestre consecutivo in rosso, sulla scia della maxi-acquisizione di Credit Suisse. Il colosso bancario elvetico ha incassato una perdita netta di 279 milioni di dollari negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Il risultato operativo lordo del periodo è stato negativo per 751 milioni, segnato dalle spese relative all’investimento in Six Group e agli oneri di integrazione. Ma la fusione accelera le ambizioni della divisione wealth management, che punta a un flusso netto di nuove attività pari a 200 miliardi all’anno entro il 2028.
I ricavi totali di Ubs global wealth management sono aumentati del 18% a 5.444 milioni di dollari, principalmente grazie al consolidamento dei ricavi di Credit Suisse che comprendevano 284 milioni di rettifiche positive di valore relativi all’adeguamento dell’allocazione del prezzo di acquisto degli strumenti finanziari e altri effetti in parte compensati da 190 milioni di perdite legate all’investimento in Six Group. Al netto delle rettifiche positive e delle perdite citate, i ricavi totali sottostanti hanno toccato quota 5.351 milioni di dollari. I costi operativi sono aumentati del 43% a 5.070 milioni, per effetto del consolidamento delle spese di Credit Suisse, degli oneri legati all’integrazione, dell’incremento della componente variabile della rimunerazione dei consulenti finanziari e di un addebito di 60 milioni di dollari per la valutazione speciale condotta dalla US Federal Deposit Insurance Corporation per il recupero delle perdite subite dal fondo di garanzia dei depositi in relazione ai fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank. Il rapporto costi/ricavi si è attestato al 93,1%.
Ubs wm: 21,8 miliardi di raccolta netta
La raccolta netta è stata di 21,8 miliardi di dollari. La divisione punta a superare i 5mila miliardi di patrimonio investito entro il 2028, con afflussi netti di nuovi attivi di circa 100 miliardi l’anno fino al 2025 e di circa 200 miliardi l’anno entro il 2028. Un obiettivo che insieme alle misure relative ai costi e al capitale, nelle intenzioni del colosso svizzero, consentirà al ramo della gestione patrimoniale di Ubs di migliorare il rendimento con un rapporto costi/ricavi inferiore al 70% entro il 2026. “I nostri clienti ci hanno affidato 77 miliardi di dollari di nuovi asset netti”, ha dichiarato il ceo, Sergio Ermotti. “Nella prossima fase vogliamo focalizzarci sulla ristrutturazione e sull’ottimizzazione delle attività unite. Nei prossimi tre anni i nostri progressi non saranno lineari, ma la nostra strategia è chiara. Attraverso la scalabilità e lo sviluppo di capacità nei nostri mercati principali, nonché una migliore disciplina delle risorse, forniremo una crescita sostenibile a lungo termine e rendimenti più elevati. Questo ci consentirà di creare un valore significativo per tutti i nostri stakeholder entro il 2026 e oltre e di rimanere un partner economico, un datore di lavoro e un contribuente di fiducia ovunque operiamo”.
Am: costi/ricavi inferiori al 70% entro il 2026
Quanto alla divisione asset management, i ricavi totali sono aumentati del 63% a 805 milioni di dollari, complice anche in questo caso il consolidamento dei ricavi di Credit Suisse e un utile netto sulle vendite di 27 milioni. I costi operativi sono balzati dell’86% a 691 milioni (625 milioni al netto degli oneri relativi all’integrazione). Il rapporto costi/ricavi si è attestato all’85,8%. Il patrimonio investito, rispetto al trimestre precedente, è salito del 6% a 1.649 miliardi di dollari. “Nell’asset management ci aspettiamo che il miglioramento del posizionamento strategico e dell’offerta di prodotti, oltre alla realizzazione di sinergie di costo, contribuisca a raggiungere la nostra ambizione di un rapporto costi/ricavi sottostante inferiore al 70% entro la fine del 2026”, scrive Ubs in una nota ufficiale.