La Val di Fiemme, situata nel cuore delle Dolomiti trentine, si appresta a diventare la prima “wellness community” d’Italia e delle Alpi, introducendo un modello innovativo di sviluppo focalizzato sulla qualità della vita, l’economia e il turismo. Con un’attenzione particolare alla salute e al benessere delle persone e delle impresse, la valle mira a trasformarsi in una destinazione dove il vivere bene è al centro di ogni attività.
Una nuova sinergia tra ambiente e impresa
Il progetto è stato presentato il 20 settembre a Cavalese, Trentino, segnando l’inizio di un percorso di crescita che culminerà con gli eventi delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. Val di Fiemme, l’unico territorio del Trentino a ospitare competizioni olimpiche, punta a presentarsi come un modello di comunità integrata che valorizza residenti, visitatori e attori economici. L’obiettivo del progetto è di presentarsi all’appuntamento con la storia dello sport, offrendo un territorio capace di tenere assieme le persone che ci abitano, i visitatori e il mondo delle imprese.
Il progetto vede la partecipazione di tutte le principali realtà della valle, tra cui l’Azienda per il turismo Fiemme e Cembra e aziende leader come Pastificio Felicetti, La Sportiva, Starpool e Fiemme Tremila. Importanti sono anche i contributi delle associazioni locali e della Fondazione Fiemme Per, oltre alla collaborazione con enti di rilievo come la Provincia autonoma di Trento, l’Università degli Studi di Trento e il centro di ricerca Fondazione Bruno Kessler.
La collaborazione tra università, imprese e istituzioni locali, in particolare, si è dimostrata fondamentale per realizzare una ricerca estesa e innovare i processi produttivi a beneficio di tutta la comunità. Il coinvolgimento dell’Università di Trento, confermato dal rettore Deflorian, prevede una vasta attività di ricerca destinata a supportare sia la popolazione locale sia le imprese, mentre Ivonne Forno, presidente di Hub Innovazione Trentino, ha evidenziato come l’innovazione giochi un ruolo chiave per migliorare la competitività del territorio.
Un’iniziativa sostenibile per il benessere della economico…
Luigi Angelini, ideatore di Fiemme Wellness Community e consulente strategico, sottolinea l’importanza di questo salto qualitativo per la comunità e le imprese, in particolare quelle operanti nel settore turistico. “Diventa obbligatorio per la comunità impegnarsi per fare in modo che la ‘strategia Wellness’ già intrapresa con successo dal sistema turistico venga estesa al resto della società e dell’economia del territorio.”
Questo cambiamento mira non solo a migliorare la salute e il benessere dei residenti ma anche ad aumentare l’attrattiva del territorio per turisti, investitori e talenti. Investire in maniera ragionata e strategica sulla filiera del Wellness, infatti, significa sostenere la produzione e la distribuzione di ricchezza, nonché la creazione di sempre maggiori opportunità per i giovani della Valle, allontanando il pericolo di spopolamento che ha già colpito “a morte” altri territori interni.
“Il Wellness diventa un vero e proprio patrimonio della comunità – Paolo Gilmozzi, presidente dell’Azienda di promozione turistica Fiemme Cembra – e le garantisce benessere e sviluppo nel lungo periodo. È evidente che un progetto di questa portata è, per sua natura, aperto a più interlocutori, ognuno dei quali contribuisce attraverso le proprie competenze, le persone e le risorse“.
A goderne particolarmente sarà il settore turistico: “la Val di Fiemme – ha riportato Emiliano Briante citando i dati di uno studio sulla valle dolomitica realizzata dalla European House Ambrosetti – ha un potenziale ancora sostanzialmente inespresso in 5 mesi strategici che possono essere sviluppati attraverso Wellness. L’opportunità è enorme. Secondo il Global Wellness Institute, il più riconosciuto centro studi al mondo su questi temi, il Wellness Tourism vale 1 Trilione di dollari a livello globale oggi e salirà a 1,4 Trilioni di dollari a livello globale entro il 2027. Il turismo del benessere vale 285 Miliardi di dollari in Europa e nel post-pandemia ha fatto segnare una crescita di oltre il 30% all’anno”.
…e psicofisico
L’impegno verso un miglioramento continuo e una maggiore sostenibilità ambientale si riflette anche nell’investimento in stili di vita sani, come evidenziato dal Centro Medicina dell’Invecchiamento dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, partner del progetto, il cui direttore Francesco Landi ha ricordato come “vivere meglio significa vivere più a lungo e investire nella prevenzione.”
Gli ha fatto eco Briante, evidenziando l’urgenza di investire in salute e prevenzione, considerando l’incremento dell’aspettativa di vita e le implicazioni economiche e sociali delle malattie croniche. “Prevenire è meglio che curare, una filosofia che vogliamo integrare a tutti i livelli della comunità, dai più piccoli agli anziani,” ha affermato Briante.
In conclusione
Con l’approccio della Wellness Community, la Val di Fiemme non solo si configura come pioniera nel settore del benessere, ma stabilisce anche un modello replicabile che potrebbe ispirare altre aree alpine e non solo, trasformando radicalmente il concetto di turismo e sviluppo territoriale in Italia e oltre.