Per le persone fisiche che investono nel capitale sociale di una o più startup innovative, il bonus è pari al 50% dell’investimento effettuato fino a un importo massimo agevolabile di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta
L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni. Un’eventuale cessione (anche parziale) prima del termine comporta la decadenza del beneficio e l’obbligo per il contribuente di restituire l’importo detratto
La domanda potrà essere presentata tra il 1° marzo e il 30 aprile 2021 tramite la piattaforma informatica predisposta dal Mise. Ammessi tutti gli investimenti effettuati nel corso del 2020 e fino all’operatività della piattaforma
Soggetto investitore e imprese beneficiarie
L’agevolazione prevede una detrazione dell’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche per i soggetti che investono direttamente o indirettamente nel capitale sociale di una o più startup o pmi innovative. Nel dettaglio, per “soggetto investitore” si intende il soggetto passivo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche di cui al titolo I del Testo unico delle imposte sui redditi, mentre per “startup innovativa” e “pmi innovativa” si intendono rispettivamente quelle società che rientrano nelle definizioni dell’art.25, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 e dell’art.4, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n.3.
L’agevolazione fiscale: bonus del 50%
In caso di investimenti in startup innovative, il bonus è pari al 50% dell’investimento effettuato fino a un importo massimo di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta (50mila euro di detrazione). Per le pmi innovative, invece, si parla sempre del 50% dell’investimento effettuato ma fino alla soglia massima di 300mila euro per ciascun periodo d’imposta (150mila euro di detrazione). Qualora si superasse tale importo, precisa il Mise, l’investitore potrà detrarre il 30% sulla parte eccedente in ciascun periodo d’imposta, pur sempre “nei limiti delle soglie fissate dal regime de minimis”. L’investimento, inoltre, può essere effettuato direttamente o indirettamente (tramite organismi di investimento collettivo del risparmio che investono prevalentemente in startup o pmi innovative, ndr) e deve essere mantenuto per un periodo minimo di tre anni, pena la decadenza del beneficio e “l’obbligo per il contribuente di restituire l’importo detratto, unitamente agli interessi legali”, aggiunge Assolombarda in una nota.
Come presentare la domanda
La domanda potrà essere presentata tra il 1° marzo e il 30 aprile 2021 esclusivamente tramite la piattaforma informatica che sarà predisposta dal Mise. Saranno ammessi tutti gli investimenti già effettuati nel corso del 2020 e fino all’operatività della piattaforma ma, a regime, “gli investimenti dovranno essere effettuati solo dopo la presentazione della domanda”, precisa il ministero.