Assogestioni, i numeri della mappa di febbraio 2024
È ancora salato il conto che i riscatti presentano all’industria Il risparmio gestito a febbraio 2024 in Italia. Il sistema ha infatti continuato a registrare deflussi, in questo caso pari a 2,44 miliardi di euro (dopo la contrazione di 2,59 miliardi di gennaio). Cifra che da inizio anno porta l’arretramento del gestito a più di cinque miliardi. È la fotografia di sintesi che la mappa mensile del risparmio gestito di Assogestioni restituisce nel suo secondo rapporto 2024. Si legge sul comunicato dell’associazione che «i dati preliminari dell’industria contenuti nella mappa mensile di febbraio 2024 delineano uno scenario in continuità con il mese precedente, con una raccolta netta complessiva pari a -2,44 mld euro». La nota positiva è che l’effetto mercato fa segnare alle masse un incremento, seppur misurato (+0,4%). L’Ufficio Studi di Assogestioni comunica quindi che l’asset under management nazionale a fine febbraio si attestava a 2.310 miliardi euro.
Risparmio gestito febbraio 2024: chi contribuisce maggiormente alla riduzione delle masse?
Soffermandosi sui fondi aperti, si nota nel mese un rallentamento dei deflussi dai prodotti di lungo termine (-525 milioni contro i -1,33 miliardi euro a gennaio). A contribuire maggiormente ai deflussi del secondo mese dell’anno sono però i riscatti sui fondi monetari (-1,84 miliardi contro i -996 milioni a gennaio).
L’effetto Btp
Secondo le stime dell’ufficio studi di Assogestioni, l’effetto performance sui fondi aperti è stato del +0,7%. Lo spaccato per singola classe di attivo evidenzia il proseguimento dello slancio positivo dei fondi obbligazionari. Nei 29 giorni considerati questi ultimi hanno raccolto 6,07 miliardi di nuove sottoscrizioni grazie al mai sopito interesse per i titoli del debito pubblico, per un ammontare totale di 11,6 miliardi euro da inizio 2024.
All’opposto, continuano i deflussi per azionari (-1,43 miliardi), bilanciati (-1,96 miliardi) e flessibili (-3,2 miliardi). Infine, i flussi delle gestioni di portafoglio sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto all’andamento di gennaio: la raccolta delle gestioni retail è stata positiva per 592 milioni, mentre le gestioni istituzionali hanno registrato deflussi per 893 milioni. Il bilancio complessivo di febbraio risulta pari a -300 milioni euro.
Gli aum delle prime della classe
Il primo gruppo italiano per quantità di masse in gestione (21,9%) è Intesa Sanpaolo; il secondo (20,4%) è Generali, il terzo Amundi (9,7%). Seguono poi Anima (8,3%) e Poste Italiane (4,9%). Nel periodo considerato è solo quest’ultima ad aver registrato un aumento sostanziale dell’asset under management: 1,6 miliardi di euro è stata la sua raccolta netta. Il gruppo numero uno, Intesa Sanpaolo, subisce deflussi per 2,3 miliardi. Non va meglio agli altri big del risparmio gestito a febbraio 2024: il gruppo Generali deve salutare 350 milioni di masse; Amundi evidenzia un ridimensionamento dei suoi asset finanziari in gestione per oltre un miliardo. Anima infine saluta 664 milioni di aum.