Il Tier1 delle 1.000 più grandi banche al mondo ha oltrepassato per la prima volta nella storia i 10mila miliardi di dollari, mettendo a segno una crescita del 4,7% rispetto al 2020
Le banche cinesi dominano la top 10. L’Industrial and commercial bank of China resta in cima alla classifica per il decimo anno di fila
Nella top20, oltre a Hsbc, si segnalano anche Crédit Agricole (14esima), Bnp Paribas (15esima) e Banco Santander (20esima)
Hsbc è l’unica banca europea a guadagnare un posto nell’Olimpo della Top 1000 world banking ranking, la classifica annuale stilata da The banker sulle big della finanza. A dominare le prime 10 posizioni per Tier1 è la Cina, con ben quattro istituti di credito in graduatoria.
Lo scenario
“Se le banche speravano che la perturbazione provocata dalla pandemia avrebbe lasciato posto nel 2022 a una costante ripresa economica globale, gli eventi degli ultimi mesi hanno decisamente ripagato questa prospettiva”, osserva Marie Kemplay, investment banking e capital markets editor di The Banker. “L’invasione russa dell’Ucraina ha amplificato le sfide della catena di approvvigionamento e la compressione delle materie prime. Al di là del più ampio impatto economico, creerà sfide particolari nei prossimi mesi e negli anni a venire per le banche esposte in Russia e Ucraina”. Anche prima dello scoppio delle ostilità, ricorda Kemplay, c’erano “brontolii di pressioni inflazionistiche e turbolenze economiche” in arrivo. Con le banche centrali impegnate in un chiaro programma di aumenti di tassi d’interesse e di riduzione degli stimoli, spiega, stiamo entrando tuttavia ora in una nuova fase economica. Il che non rappresenta necessariamente una cattiva notizia per le banche. “La redditività nell’era dei bassi tassi d’interesse ha rappresentato una sfida importante. E i dati sul 2021 indicano un significativo recupero rispetto all’anno precedente, quando hanno registrato collettivamente centinaia di miliardi di dollari di svalutazioni”.
Tier1 sui 10.000 miliardi
Il Tier1 delle 1.000 più grandi banche al mondo ha oltrepassato infatti per la prima volta nella storia i 10mila miliardi di dollari, mettendo a segno una crescita del 4,7% rispetto al 2020. Ma ci sono alcune significative disparità regionali da segnalare. Se nell’Asia-Pacifico il capitale di migliore qualità ha raggiunto i 5,19 trilioni di dollari (per una crescita del 9,1%), in Europa occidentale è scivolato a 2,37 trilioni (-3,6%). In Nord America è cresciuto del 6,2% raggiungendo gli 1,95 trilioni di dollari. Mentre in Africa, Medio Oriente e Sud America, si parla di una crescita rispettiva del 9,3%, 11,1% e 7,6%. Gli incrementi per l’Asia Pacifico continuano a essere trainati dalla Cina, che rappresenta 3,38 trilioni di Tier1 della regione, in crescita del 14,4% su base annua. In netto contrasto il Giappone, che ha visto il suo capitale di migliore qualità diminuire del 10,3% a 642,6 miliardi di dollari toccando il valore più basso dal 2017. In Europa occidentale solo 7 su 22 paesi hanno conosciuto una crescita anno su anno del Tier1: tra questi, Svizzera (+3,4%) e Regno Unito (+0,9%). In calo invece Francia (-4,6%), Germania (-4,1%) e Spagna (-0,9%).
La classifica: Cina al top
Le banche cinesi dominano dunque la top 10 delle 1.000 più grandi banche al mondo. L’Industrial and commercial bank of China resta in cima alla classifica per il decimo anno di fila, con un Tier1 in crescita di 68,9 miliardi di dollari nel 2021 per un totale di 508,85 miliardi. Si parla di più del doppio di quanto registrato dalla prima banca statunitense in graduatoria, JpMorgan, che guadagna la quinta posizione con 246,16 miliardi. Tornando alla Terra del Dragone, si segnalano anche la China construction bank (in seconda posizione con un capitale pari a 404 miliardi), l’Agricultural bank of China (terza posizione, 377 miliardi), la Bank of China (quinta posizione, 341 miliardi) e la Bank of communications (decima posizione, 151 miliardi). A livello aggregato, le big cinesi rappresentano dunque un terzo del Tier1 dell’intera Top 1000 world banking ranking (lo scorso anno si parlava del 30%); ciononostante, il numero di istituti in graduatoria è scivolato di quattro unità a 140, 46 in meno rispetto agli Stati Uniti.
A proposito degli Usa, JpMorgan Chase, Bank of America e Citi hanno mantenuto rispettivamente la quinta, la sesta e la settima posizione in classifica. I loro livelli di Tier1 sono rimasti relativamente stabili nel complesso, sebbene quello di JpMorgan sia cresciuto del 4,8% anno su anno mentre quello di BofA sia crollato dell’1,8%. L’inversione di tendenza più significativa a stelle e strisce ha riguardato Goldman Sachs, che ha visto il Tier1 crescere del 15,1% raggiungendo i 106,77 miliardi di dollari. Quanto all’Europa, infine, Hsbc è ancora una volta l’unica banca europea nella top10. Sebbene abbia lasciato a terra una posizione rispetto all’anno precedente, tornando nona con un Tier1 in calo del 2,4% a 156 miliardi. Nella top20 si segnalano anche Crédit Agricole (14esima), Bnp Paribas (15esima) e Banco Santander (20esima).