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Nella tabella sottostante elaborata da Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, emergono gli ultimi dati statistici disponibili che evidenziano l’incremento della previdenza complementare in Italia.
Fonte: https://www.covip.it/sites/default/files/documentazionestatistica/agg_stat_dic21.pdf
Le ragioni di questa crescita non sono difficili da immaginare: gli imprevisti capitano e sono favoriti dall’affermarsi di fenomeni demografici come la crescente longevità della popolazione e il contemporaneo fenomeno di riduzione del numero delle nascite, dalle nuove forme di famiglie (sempre più spesso monoparentali, costituite da single o allargate) e di lavoro (si inizia a lavorare sempre più tardi e con contratti che offrono sempre minori tutele).
Voglio raccontare un esempio che mi è capitato di recente: un mio cliente si è trovato senza lavoro in età avanzata, ma prima di aver maturato i requisiti per andare in pensione. Ebbene, solo grazie alla lungimirante decisione di aver aderito alla previdenza complementare può godere oggi di una forma di tutela anticipata in attesa della pensione.
Questo caso concreto è solo uno dei paracadute che possono aprirsi per cadere in piedi se qualcosa non andasse come vorremmo.
Quello che deve essere chiaro è che le scelte in materia di previdenza non riguardano solo nel presente il singolo individuo che le compie ma hanno un effetto determinante sul suo futuro e su quello della sua famiglia, con inevitabili ricadute sociali a cascata. Decidere come programmare i propri investimenti nel tempo determina la capacità di essere finanziariamente autonomo e di poter dare una mano alle persone care anche prima dell’età della pensione.
Vista l’importanza di questo tema, optare per il fai da te può portare a soluzioni poco avvedute. Per questo rivolgersi ad un professionista della consulenza finanziaria e patrimoniale aiuta a trovare la soluzione previdenziale più solida nel tempo.