Il Portogallo, parte più occidentale della Penisola Iberica, affacciato sull’Oceano Atlantico, è una meta molto ambita per il clima – si stimano 3000 ore di sole l’anno – e per le splendide spiagge, che si snodano lungo gli oltre 800 km di costa.
Ma, oltre alla posizione geografica e alle tradizioni tipiche del luogo (culinarie, musicali, ecc.), a rendere il Portogallo particolarmente interessante per gli stranieri ci sono anche alcuni aspetti fiscali.
Sono del resto note in tutto il mondo le politiche di defiscalizzazione introdotte nel tempo dal Portogallo per attrarre contribuenti esteri all’interno del territorio.
Tuttavia, negli ultimi anni molte cose sono cambiate e le recenti forze di governo che hanno guidato il Portogallo hanno fatto dietrofront sulle politiche fiscali per stranieri, soprattutto per i pensionati. Per questo motivo occorre fare un po’ di chiarezza.
I vantaggi del Portogallo per gli stranieri
A differenza di altri Stati considerati interessanti dal punto di vista fiscale, il Portogallo ha come vantaggio il fatto che:
- è uno Stato europeo, dunque è in linea con la maggior parte degli standard di tutele, ad esempio, previdenziali e sanitarie
- non è un Paese inserito nella cd. black list riservata alle giurisdizioni non cooperative o fiscalmente opache
- aderisce all’area Schengen
- presenta un quadro politico-economico stabile.
Le vecchie politiche fiscali per i pensionati e le nuove prospettive
Il Governo Costa aveva previsto di sospendere le agevolazioni previste per i pensionati esteri e gli stranieri interessati a trasferirsi in Portogallo per ragioni fiscali.
Le ragioni alla base di questa scelta, si individuavano nelle esternalità negative legate alle agevolazioni fiscali: se per un verso questi regimi agevolati implementati per i pensionati di fonte estera avevano permesso di attrarre sul suolo portoghese contribuenti alto spendenti con interesse anche ad investire nel territorio, per un altro il mercato immobiliare ne aveva nel tempo risentito, a scapito della popolazione portoghese.
Nel giro di qualche anno, infatti, da quando nel 2009 le agevolazioni furono introdotte, il Portogallo ha registrato un aumento vertiginoso dei prezzi degli immobili. Questi di fatto sono appetibili solo per gli stranieri ma sono inaccessibili per molti portoghesi.
Ma non è tutto. Ad avviso dell’ex Primo ministro Costa, occorreva interrompere il sistema delle agevolazioni in quanto queste contribuivano ad allargare l’ingiustizia fiscale.
Nel 2024, tuttavia, le cose sembrano di nuovo cambiare.
Il nuovo governo, con Primo ministro Montenegro, ha annunciato che intende reintrodurre le agevolazioni fiscali per stranieri.
Il ministro per le finanze Portoghese del governo attuale, infatti, ha dichiarato che l’interesse del Portogallo ora consiste nel diventare competitivo dal punto di vista tecnologico e industriale.
In questo senso, le nuove agevolazioni non sono pensate per attrarre, nuovamente, pensionati ma fondamentale per attrarre lavoratori stranieri altamente qualificati che contribuiranno a stimolare la crescita.
I vantaggi per gli stranieri che prendono la residenza portoghese
Dal 2024 è stato introdotto un regime particolarmente favorevole per gli stranieri che diventano contribuenti portoghesi, trasferendosi nel triennio 2024-2025-2026 in Portogallo.
Si tratta della possibilità di fruire di uno sgravio fiscale del 50% (su un tetto massimo di 250 mila euro) per redditi da lavoro dipendente o autonomo percepiti dopo il trasferimento in Portogallo.
Per poter fruire di questa agevolazione occorre che il contribuente straniero:
- non risulti residente fiscale in Portogallo per i 5 anni precedenti
- sia in regola con la propria situazione fiscale
- non abbia già richiesto l’iscrizione al regime per i residenti non abituali
Lo sgravio è applicabile ai redditi percepiti nel primo anno di residenza in Portogallo e nei quattro anni successivi.
Residenza non abituale e i vantaggi per chi fa ricerca
È previsto un regime speciale di imposta sul reddito per i cittadini stranieri che intendono trasferirsi in Portogallo o per gli ex cittadini portoghesi che desiderano rientrarvi: lo status di residente non abituale.
Questo status speciale prevede alcuni vantaggi fiscali, come un’aliquota sul reddito più bassa, se l’attività è considerata ad alto valore aggiunto.
L’agevolazione si applica ai non residenti in Portogallo che non sono stati tassati come residenti fiscali nei 5 anni precedenti la richiesta di tale status
Per richiedere questo status, i cittadini devono registrarsi come residenti in Portogallo.
Più in particolare, dal 2024 i contribuenti che si occupano di ricerca o sono occupati in attività lavorative considerate “innovative” possono fruire di un’agevolazione fiscale se decidono di trasferire la residenza in Portogallo.
Il regime agevolativo si applica al contribuente persona fisica che:
- non risulta già essere stato residente in Portogallo nei cinque anni precedenti
- che non ha beneficiato di altri regimi agevolativi previsti per gli ex residenti che decidono di fare ritorno nel territorio dello Stato
- svolge una delle attività di ricerca, innovazione e sviluppo tra quelle previste dal governo.
L’agevolazione consente di beneficiare di un’aliquota al 20% sul reddito da lavoro dipendente e su quello autonomo-professionale.
A certe condizioni, è prevista inoltre la possibilità di fruire di un’esenzione sui redditi da capitale, locazione e plusvalenze.
Ottenere la residenza in Portogallo
In termini generali, una persona fisica è considerata residente fiscale in Portogallo se è soddisfatta una delle seguenti condizioni:
- trascorrere più di 183 giorni in Portogallo in un periodo di 12 mesi che inizia o termina nell’anno fiscale in questione; oppure
- avere un domicilio, affari e altri interessi che dimostrano una residenza abituale in Portogallo in qualsiasi periodo nell’arco di 12 mesi.
(Per conoscere le agevolazioni della Spagna, We Wealth ha preparato questo approfondimento)