Rimangono in vigore fino alla loro scadenza naturale le agevolazioni concesse agli stranieri trasferiti
La destinazione degli immobili agli stranieri ha fatto salire i prezzi e può generare una crisi del mercato immobiliare
Dietrofront del Portogallo sulle esenzioni fiscali: cosa cambia?
Cambio di marcia per il Portogallo che dichiara lo stop alle agevolazioni fiscali.
Sembrerebbe infatti che la giurisdizione del Portogallo abbia deciso di fare dietro front sulla politica che, negli ultimi anni, gli ha permesso di essere considerato dal punto di vista fiscale uno degli Stati più interessanti dove trasferirsi.
Tutti coloro che sono in procinto di andare in pensione hanno pensato, almeno per una volta, di trasferirsi in Portogallo per beneficiare delle esenzioni fiscali introdotte per i pensionati stranieri.
Tuttavia, la misura agevolativa a partire dal 2024 verrà sospesa, come ha annunciato il primo ministro Costa.
Le ragioni alla base di questa scelta, sicuramente difficile, si individuano nelle esternalità negative legate alle agevolazioni fiscali: se per un verso questi regimi agevolati implementati per i pensionati di fonte estera hanno permesso di attrarre sul suolo portoghese contribuenti alto spendenti con interesse anche ad investire nel territorio, per un altro il mercato immobiliare ne ha risentito, a scapito della popolazione portoghese. Infatti si è registrato un aumento vertiginoso dei prezzi degli immobili, verosimilmente destinati agli stranieri pensionati, che di fatto esclude dalla possibilità di procedere all’acquisto molti portoghesi.
In buona sostanza, favorire ancora trasferimenti sul territorio attraverso il sistema delle agevolazioni continuerebbe a far crescere i prezzi degli immobili determinando una severa crisi immobiliare.
Ma non è tutto. Ad avviso del Primo ministro occorre interrompere il sistema delle agevolazioni in quanto queste sono foriere di forme di ingiustizia fiscale. Si potrebbe dire, dunque, che il Portogallo da apripista del settore sta promuovendo un vero e proprio ripensamento del sistema delle agevolazioni fiscali per attrarre individui stranieri. Il sistema delle agevolazioni, del resto, è spesso criticato in quanto non solo determina forme di ingiustizia fiscale per i contribuenti residenti ma sostiene la logica della competizione tra Stati i quali, in una corsa al ribasso, al fine di attrarre imprese e individui sul proprio territorio, finiscono per promuovere politiche dannose per la tenuta dell’economia dell’UE.
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Quali vantaggi prevedeva il regime agevolato?
Il regime che prevede dei vantaggi fiscali diretti è quello rivolto ai “residenti non abituali”.
Questo regime – che può essere utilizzato per 10 anni – consente, alle persone fisiche che non sono state residenti in Portogallo nei cinque anni precedenti, di beneficiare di una tassazione agevolata sui redditi di fonte estera.
In particolare, l’agevolazione si estende sui redditi prodotti al di fuori del Portogallo.
Detti redditi, una volta ottenuto lo status di residente non abituale, possono essere:
- non soggetti a tassazione (si tratta di dividendi, interessi, plusvalenze su titoli e rendite immobiliari)
- essere sottoposti a un’aliquota ridotta del 10% (come nel caso della pensione).
In entrambi i casi, per godere delle agevolazioni, i proventi non potranno provenire da giurisdizioni off-shore.
In questi termini, un italiano pensionato o trasferito in Portogallo per 10 anni può beneficiare senza sostenere versamenti o con aliquota al 10% di importanti agevolazioni fiscali per i redditi da pensione (non da impiego pubblico), da locazione, plusvalenze, interessi, maturati o percepiti al di fuori dal Portogallo.