Uno degli aspetti affrontati dall’Hecker Standard® è la questione se un’opera d’arte sia autentica o contraffatta, o se sia stata copiata senza riconoscere la persona da cui l’opera è stata copiata. Oggi, copiare e appropriarsi delle opere altrui è una pratica talmente diffusa che sembra essere stata normalizzata al punto di essere quasi un non-problema. Internet sembra aver appiattito l’intera questione. Eppure, allo stesso tempo, la copia non riconosciuta o il plagio sono tra le controversie più diffuse nelle dispute tra artisti. Tra le più famose cause legali recenti troviamo artisti come Jeff Koons, Bansky, ed Emilio Isgrò. Questa rabbia, portata all’estremo legale quando qualcosa è stato copiato senza essere riconosciuto, indica che copiare senza riconoscere fa male non solo all’artista, ma alla Cultura stessa.
L’arte può mostrarci un approccio migliore. Pablo Picasso una volta disse: “Noi, i pittori, siamo i veri eredi, quelli che continuano a dipingere. Siamo gli eredi di Rembrandt, Velázquez, Cézanne, Matisse. Un pittore ha sempre un padre e una madre, non emerge dal nulla”. Infatti, un bell’esempio che possiamo trarre dalla Cultura è il concetto di omaggio. L’omaggio, a differenza del plagio, è una dimostrazione di rispetto o di dedizione alle immagini o alle parole di un altro artista o autore, attraverso una semplice dichiarazione o un riferimento artistico e poetico.
Il critico Robert Rosenblum scrive poeticamente che “come fantasmi, le immagini macabre di Goya vivono spesso nella trama stessa dell’opera di Polke, letteralmente con i fantasmi in acrilico su tessuto raccolti dai Caprichos… Polke, con familiare magia alchemica, ha scrutato gli strati sepolti della tela di Goya con raggi X e ad occhio nudo, come per evocare gli spiriti nascosti in agguato sotto le superfici del maestro”. Questo non è diverso dal ripetuto e ossessivo omaggio di Francis Bacon al ritratto di Papa Innocenzo X di Diego Velasquez del 1650. In questo caso, Bacon ha pagato il suo tributo distorcendo e deformando il ritratto di Velasquez, pur mantenendo il riferimento originale nella forma di base e nei titoli.
Altri artisti si impegnano a dialogare con i pittori del passato mostrando il loro rispetto per le loro opere. Per Untitled (de Kooning) di Richard Prince (un artista che ha avuto in passato problemi legali in questa area), esposto alla Galleria Gagosian nel 2011, Prince ha detto: “Era il momento di rendere omaggio a un artista che mi piace molto. Alcune persone venerano l’altare: io credo in de Kooning”. Prince ha disegnato sopra le immagini dei dipinti di de Kooning che ha visto in un catalogo, incollando elementi ritagliati da riviste pornografiche e disegnando sui dipinti di de Kooning per avvicinarli ai suoi. Ha fatto esplodere i montaggi risultanti su una grande tela con una stampante a getto d’inchiostro, ribellandosi e reinventando al tempo stesso i dipinti di de Kooning, senza mai perdere di vista l’idea di accreditare de Kooning come la matrice da cui è partito.
Dare il giusto credito a de Kooning non diminuisce gli sforzi di Prince. Aumenta Prince e arricchisce il suo lavoro, creando strati di significato storico. Invece di ridurre la nostra cultura a una serie di idee rapidamente rubate e superficialmente ripetute per farci apparire più originali e autentici, l’atto di citare e rendere omaggio amplifica e dà più senso al sistema culturale comune.