Frutto di ingegno, talento, creatività: sono le automobili da collezione. Un patrimonio storico da tutelare, accrescere, tramandare. Gestire, magari tramite un fondo di investimento. Oggi quel fondo esiste, è Automobile Heritage Enhancement (AHE) di Azimut. Trattasi di un veicolo evergreen (di durata illimitata), consigliato per capitali “pazienti”, come tutti quelli che “frequentano” i mercati alternativi. «Con il fondo AHE il tempo consente, oltre che di beneficiare di un premio di illiquidita? per gli investimenti di capitali pazienti, anche di estrarre valore dalle auto che entreranno nel portafoglio in quanto asset unici ed irrepetibili per una domanda in crescita irreversibile»: a parlare è Giorgio Medda, ceo e global head of Asset Management&Fintech del gruppo Azimut. Il lancio del fondo vuole intercettare il crescente interesse per le auto come investimento alternativo in modo sostenibile. La domanda potrebbe continuare a crescere sostenuta dall’aumento di collezionisti ricchi (e ultraricchi) a livello globale, a fronte di una offerta che resta per sua natura limitata. Il fondo ha un piano di raccolta in Italia e nel mondo che rafforza l’offerta del gruppo sui private market, tra cui gli asset reali (circa 50 fondi per 6,8 miliardi di euro di masse).
Si stima che il mercato delle auto storiche abbia raggiunto i 31 miliardi di dollari nel 2020, per arrivare a circa 43 miliardi nel 2024, con performance annualizzate «significativamente superiori a quelle di orologi e opere d’arte». Come diversi altri pleasure asset, il settore delle auto d’epoca appare decorrelato dai mercati finanziari o dall’andamento di altri beni reali. La strategia di investimento del fondo si concentrerà su auto d’epoca di lusso di tipo supercar e hypercar prodotte in serie limitata, con un valore medio superiore al milione di euro. AHE ha una classe di investimento dedicata ai collezionisti che consente di conferire singole auto o intere collezioni nel fondo. Inoltre, la stessa classe consente l’accesso ad un’offerta di servizi di assistenza e consulenza costruiti su base personalizzata per la gestione delle collezioni.
Il fondo AHE si posiziona al momento come l’unico player che adotta un processo di investimento strutturato nelle diverse fasi di gestione delle collezioni (acquisto, restauro, conservazione e vendita). Alberto Schon, ceo di Rossocorsa e advisor del fondo AHE, specifica: «Vogliamo avere le più belle auto del mondo restaurate nel miglior modo possibile per cambiare il mercato aprendolo a nuovi standard e nuovi investimenti». Infine, in che modo il fondo presenta caratteristiche Esg (non essendo un’auto storica esattamente “verde”)? La sua sostenibilità è data dalla valorizzazione dei contenuti culturali, tecnologici e artistici delle auto acquistate e “in cura”. Si intende organizzare tutte le iniziative collegate alla promozione del fondo incoraggiando l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, favorendo la visibilità del patrimonio culturale italiano ed europeo dei siti UNESCO, adottando politiche di restauro che rispettino i caratteri di storicità e unicità degli asset, incoraggiando l’artigianato automobilistico specializzato.