Banca Generali chiude il primo trimestre 2025 con un utile netto di 110,3 milioni di euro (utile netto ricorrente 87,0 milioni), masse totali in gestione a 103,9 miliardi (masse asset under investment 69,1 miliardi). La raccolta netta del mese di aprile si attesta invece a 612 milioni, per un totale cumulato da inizio anno a 2,1 miliardi. L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa ha riconosciuto che si è trattato di «un trimestre di solida crescita in cui si conferma la forte vicinanza ai clienti e il ruolo attivo nella protezione dei portafogli anche nei momenti di maggiore volatilità». Aggiunge poi che «l’incertezza sui mercati e le pressioni economiche degli ultimi mesi non hanno impattato la capacità di crescere della banca nelle sue voci ricorrenti, come dimostrano sia lo sviluppo dimensionale, sia la consistenza della raccolta che, peraltro, si conferma forte anche ad aprile».
L’utile netto consolidato del primo trimestre 2024 era stato di 122,0 milioni. Il risultato 2025, ottenuto nonostante la forte volatilità che ha caratterizzato i mercati da inizio anno e gli accentuati cali dei listini azionari internazionali a marzo – si legge nella nota stampa – riflette ancora una volta la solidità del business di Banca Generali in qualsiasi contesto di mercato.
Mossa, Banca Generali: “Ricorrente in crescita nonostante l’incertezza sui mercati”
Al netto delle commissioni variabili e delle altre poste non continuative, la componente di utile netto ricorrente ha mostrato un progresso su base annuale a 87,0 milioni (+6,1% a/a), attestandosi al79% dei profitti totali rispetto al 67% dello scorso anno. Il miglioramento nel profilo della qualità dell’utile è frutto della costante attenzione rivolta nel triennio dalla banca alla redditività ricorrente,attraverso lo sviluppo delle commissioni ricorrenti, la diversificazione dell’offerta e il costante rigore nella gestione dei costi operativi. Al risultato ha inoltre contribuito l’inclusione nel perimetrodi Intermonte, a seguito dell’acquisizione della società di intermediazione completata con successoall’inizio del presente anno.
Sull’ops promossa da Mediobanca
Riguardo all’offerta pubblica di scambio ricevuta da Mediobanca, Mossa dichiara che Banca Generali rimane focalizzata sulle sue «priorità», ovvero «proteggere e valorizzare i risparmi e gli investimenti dei suoi clienti». Aggiunge poi: «Gli straordinari risultati raggiunti in questi anni sono frutto della dedizione, professionalità ed esperienza dei nostri consulenti finanziari, che rappresentano il nostro asset più importante. Il nostro è un business di persone che hanno contribuito a rendere Banca Generali unica e dalle quali si deve partire in qualsiasi transazione che veda la banca coinvolta».
Pur analizzando i termini strategici, industriali e finanziari dell’offerta di scambio promossa da Mediobanca, Mossa ribadisce che Banca Generali si manterrà concentrata sugli obiettivi di crescita dimensionale, reddituale e di remunerazione agli azionisti. Nello specifico, Banca Generali conferma l’impegno a realizzare una raccolta netta complessiva di almeno 6 miliardi di euro nell’anno in corso pur in un contesto più sfidante sul fronte del reclutamento a seguito principalmente del contesto di finanza straordinaria. Resta inoltre confermato l’obiettivo qualitativo sulla raccolta pari ad almeno 3,5 miliardi in assets under investments.
La prevedibile evoluzione della gestione
Nel documento di presentazione dei risultati, Banca Generali sottolinea come un elevato livello di volatilità sui mercati finanziari internazionali abbia caratterizzato l’inizio del 2025. Le prospettive di introduzione di significativi dazi dalla Casa Bianca hanno generato forte incertezza che ha colpito in primis i listini americani, allargandosi poi al resto del globo per le evidenti conseguenze e ramificazioni. La Bce ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base per sostenere la crescita economica e stabilizzare l’inflazione al 2%, ma la portata delle tariffe rischia di destabilizzare ulteriormente i prezzi, rendendo meno immediate le scelte dalle banche centrali. Secondo BG, la volatilità dei mercati si inserisce in un quadro nazionale in cui il Governo è impegnato già da diversi mesi in un’azione di contenimento del deficit, monitorando le numerose operazioni di consolidamento del sistema bancario.
Sul fronte interno alla Banca del Leone, continueranno inoltre i cantieri per la piena integrazione e la messa a terra di sinergie di ricavo e di costo legate all’integrazione di Intermonte, così come lo sviluppo internazionale con BG Suisse, l’avvio dei cantieri di insurebanking e bancassurance con Assicurazioni Generali e – ultimo ma non ultimo – gli investimenti per l’integrazione dei sistemi di AI nell’ambito del modello data-driven, digital bank che la contraddistingue.