- Polo (Facile.it): “Più si è verso la fine del piano di ammortamento, meno l’operazione di surroga ha convenienza”
- Surrogare il mutuo non comporta alcun tipo di spesa da parte del mutuatario, a eccezione di eventuali costi legati alla polizza assicurativa
La discesa dei tassi è iniziata. Dopo l’inversione di rotta della Banca centrale europea, che a inizio mese ha ritoccato al ribasso il costo del denaro, chi ha un mutuo a tasso variabile in essere potrebbe vedere la rata iniziare a calare. Per alcuni, però, potrebbe essere arrivato il momento di passare al fisso. Come? Attraverso la surroga, una modalità interamente gratuita che consente di cambiare le caratteristiche del finanziamento rivolgendosi a un altro istituto di credito.
“Se le condizioni di mercato lo consentono è sempre possibile fare richiesta di surroga, tenendo in considerazione due elementi”, spiega a We Wealth Andrea Polo, chief communication officer di Facile.it. “Il primo è che normalmente le banche non accettano domande di surroga prima che siano trascorsi almeno 6-12 mesi dalla stipula del mutuo; il secondo è che più si è verso la fine del piano di ammortamento, meno l’operazione di surroga ha convenienza, in quanto la quota di interessi residui da rimborsare è bassa e pertanto anche un miglioramento di tasso avrebbe un impatto relativo sulle rate”. Al netto di queste considerazioni, aggiunge l’esperto, il consiglio è “monitorare l’andamento dei tassi di mercato e, se c’è un’opportunità di risparmio, provare a surrogare”.
I 5 migliori mutui surroga di giugno
Attualmente, per esempio, i tassi fissi sono su livelli bassi. Di conseguenza, può essere un buon momento per provare ad abbassare la rata del mutuo, specie per chi ha sottoscritto negli ultimi anni un finanziamento a tasso variabile e ha visto la rata gonfiarsi in modo significativo. Guardando ai tassi disponibili online, per un mutuo con Ltv (Loan to value, ovvero il rapporto tra l’importo del finanziamento e il valore dell’immobile che si intende acquistare) pari al 50%, i migliori mutui surroga fissi partono dal 3%. Il che significa che “consentono un risparmio importante a chi, per esempio, ha sottoscritto negli ultimi anni un mutuo a tasso variabile e oggi potrebbe trovarsi con un tasso tra il 4,5% e il 5%”, dichiara Polo.
We Wealth ha chiesto a Facile.it di individuare le migliori offerte di surroga presenti attualmente sul mercato, ipotizzando che l’importo del mutuo, della durata di 20 anni, sia di 140mila euro e che il valore dell’immobile sia di 200mila euro. Al primo posto c’è Banco Bpm, con cui la rata mensile si attesterebbe sui 788 euro per l’intera durata del finanziamento. Seguono Banca Sella (780 euro), Intesa Sanpaolo (780 euro), Crédit Agricole Italia (791 euro, purché si sottoscriva una polizza vita) e Bnl (798 euro).
Qualora l’importo del mutuo, della durata trentennale, fosse di 250mila euro e il valore dell’immobile di 500mila euro, a offrire le migliori condizioni per una surroga verso il tasso fisso è Intesa Sanpaolo; la rata si attesterebbe infatti in questo caso a 1.054 euro per l’intera durata del finanziamento. Nella top5 anche Banco Bpm (1.059 euro), Banca Sella (1.061 euro), Bnl (1.081 euro) e Webank (1.100 euro).
Mutuo: come funziona la surroga
Ma come funziona tecnicamente? “Il processo è molto semplice”, racconta Polo. “Basta identificare la banca che ci consente di risparmiare – magari con l’aiuto di un consulente esperto – e presentare domanda di surroga. Surrogare il mutuo non comporta alcun tipo di spesa da parte del mutuatario, ad eccezione di eventuali costi legati alla polizza assicurativa. La banca uscente, con cui abbiamo il finanziamento in corso, non può opporsi in alcun modo all’operazione, mentre il nuovo istituto a cui presentiamo domanda di surroga non è obbligato ad accettare la nostra richiesta, ma farà, come per qualsiasi altro tipo finanziamento, una valutazione sul profilo del richiedente. Se la domanda viene accetta, a quel punto si procederà con la stipula del nuovo contratto davanti ad un notaio”.