- Il margine operativo ha toccato i 283,1 milioni di euro, complice il diverso contesto dei tassi di interesse rispetto all’inizio dello scorso anno
- Il totale delle masse gestite e amministrate raggiunge la cifra record di 126 miliardi di euro, in crescita del 7% dalla fine del 2023
Banca Mediolanum archivia il primo trimestre con commissioni nette per 290 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il margine operativo, pari a 283,1 milioni, risulta in aumento del 24%. “È espressione del contributo positivo fornito da ogni settore aziendale e dell’efficace leva operativa, oltre che dell’andamento del margine da interessi (+40% a 220 milioni di euro, ndr) derivante dal perdurare dello scenario favorevole della curva dei tassi”, spiega Massimo Doris, amministratore delegato dell’istituto.
Banca Mediolanum: utile netto a +24%
L’utile netto si attesta a 220,5 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto al primo trimestre del 2023. Le masse gestite e amministrate raggiungono la cifra record di 125,9 miliardi di euro, ovvero il 7% in più dalla fine del 2023. Gli impieghi alla clientela retail ammontano a 16,91 miliardi di euro nello stesso periodo, in contrazione dell’1% rispetto a dicembre. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti del Gruppo di Basiglio risulta pari allo 0,79%, mentre il common equity tier 1 ratio al 31 marzo 2024 si attesta al 22,9%, confermando quella che l’istituto definisce in una nota come “l’assoluta solidità di Banca Mediolanum”.
Raccolta netta positiva per 3 miliardi
Passando ai risultati commerciali, la raccolta netta totale del primo trimestre risulta positiva per 3,06 miliardi di euro. La componente gestita ha toccato gli 1,18 miliardi nel periodo. Erogati 561 milioni di euro di crediti, mentre i premi assicurativi delle polizze protezione raggiungevano i 42,4 milioni. “La strategia di servizio integrato alla clientela di Banca Mediolanum si riflette in un conto economico ben diversificato che produce risultati in qualsiasi contesto di mercato”, aggiunge Doris. “In più, l’acquisizione di nuovi clienti è in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno – grazie soprattutto al successo delle iniziative promozionali lanciate a inizio 2024 e al contributo di Selfy (il conto corrente smart, 100% digitale, di Banca Mediolanum, ndr) – e porta il totale dei nostri clienti bancari a 1.840.000, il 2% in più rispetto a inizio anno”.
I risultati commerciali del mese di aprile
Comunicati contestualmente anche i risultati commerciali di aprile, mese chiuso con una raccolta netta totale superiore al miliardo di euro, per un totale di 4,08 miliardi da inizio anno. La raccolta netta in risparmio gestito ammonta a 621 milioni di euro (1,8 miliardi nel 2024) di cui fondi e gestioni (oicr e unit-linked) per 570 milioni. La raccolta netta in risparmio amministrato ha toccato, sempre ad aprile, i 404 milioni di euro, ovvero 2,28 miliardi da gennaio. Il Consiglio di amministrazione ha avviato infine un programma di acquisto di azioni proprie al fine di dotare la banca della provvista di azioni “a servizio dei piani di performance share riferiti all’esercizio 2024”, si legge nella nota. Il programma ha a oggetto un massimo di 8 milioni di azioni per un controvalore di 66 milioni di euro; inizierà il 10 maggio e terminerà alla data di scadenza dell’autorizzazione della Banca centrale europea, ossia il 20 dicembre 2024.
Doris: prevista raccolta gestita superiore al 2023
“Il buon andamento dei risultati commerciali, unito a condizioni di mercato favorevoli, hanno sostenuto una robusta espansione delle commissioni”, dice Doris in conference call con gli analisti. “Il dato sulla raccolta netta dimostra l’efficacia della strategia di Banca Mediolanum nell’anticipare le esigenze della clientela con la giusta offerta”. L’acquisizione record di clienti, aggiunge, crea spazio per un ulteriore incremento nel medio termine. “Prosegue inoltre lo sviluppo della rete di family banker, con la formazione di professionisti provenienti da altri settori e da banche tradizionali”.
“Come detto a inizio anno, ci aspettiamo una raccolta netta gestita superiore al 2023 ma con un andamento diverso”, dichiara Doris. “L’anno scorso era partita molto forte, poi aveva rallentato per poi finire abbastanza bene. Quest’anno avevo anticipato che saremmo partiti più lenti e poi avremmo accelerato. Tra gennaio e febbraio eravamo di sotto del 40% rispetto ai primi due mesi del 2023, con marzo abbiamo iniziato a chiudere il gap e con aprile lo abbiamo chiuso completamente. E penso che continueremo ad andare in questa direzione”, afferma il ceo. Poi conclude: “Prevedo che questo trend di raccolta netta gestita robusta continuerà”.