L’imprenditoria femminile è molto importante nel tessuto produttivo e dei servizi in Italia; infatti il 22% delle imprese è guidata da donne. Si vuole ricordare che nell’ultimo quinquennio le imprese femminili sono cresciute moltissimo raggiungendo il 75% di tutte le nuove imprese costituitesi sul territorio italiano.
Oggi le imprenditrici hanno a disposizione incentivi per la nascita o il consolidamento della propria attività grazie anche agli aiuti ministeriali a patto che, in caso di società, nel cda siano nominate in misura non inferiore a due terzi del totale dei componenti o che, nelle imprese individuali, la titolare sia una donna (anche le lavoratrici “autonome” con partita Iva possono accedere alle agevolazioni).
Il Pnrr e l’imprenditoria femminile
Anche il Pnrr sostiene l’imprenditoria femminile con una dotazione consistente (400 milioni di euro) nell’ambito della MissioneM5, componenti C1, investimento 1.2.
Il budget è suddivido in sub iniziative:
- rifinanziamento per gli strumenti “Nito e Smart&Start” per le solo imprese femminili;
- rifinanziamento Fondo impresa femminile;
- finanziamento delle azioni di “accompagnamento, monitoraggio e comunicazione”.
Cosa sono i finanziamenti “Smart&Start”
In particolare i finanziamenti “Smart&Start”, che possono essere agevolati o a fondo perduto, si rivolgono a iniziative imprenditoriali che intendano investire in immobilizzazioni materiali o immateriali e/o in servizi funzionali alla realizzazione del piano di impresa
Cos’è il piano “Nuove imprese a tasso zero”
Interessante è anche il piano “Nuove imprese a tasso zero” che è rivolto a imprese operanti:
- a) nell’industria, artigianato e trasformazione di prodotti agricoli;
- b) nei servizi alle imprese, alle persone e per l’innovazione sociale;
- c) nel commercio di beni e servizi;
- d) nel turismo.
I soggetti beneficiari dovranno realizzare i loro programmi entro i 24 mesi successivi alla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Il finanziamento, la cui durata massima è di 8 anni, è a tasso “zero” e non ha forme di garanzia.
Si ricorda che la forma e la misura delle agevolazioni sono studiate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili indicate nei programmi di investimento (nascita e/o sviluppo e consolidamento delle imprese femminili).
Alle agevolazioni di cui sopra si devono aggiungere quelle inerenti alle spese sostenute per i servizi di assistenza tecnico-gestionale (max. € 5.000)
Cos’è il Fondo imprese femminile
Il progetto “Fondo imprese femminile”, ancora, è un’iniziativa del Mise (attualmente si è in attesa di un ulteriore rifinanziamento); questa misura prevede finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per tutte le imprese femminili operanti sul territorio italiano indipendentemente da:
- 1) settore;
- 2) dimensione;
- 3) impresa costituita (diversificando i finanziamenti a seconda del fatto che le imprese siano costituite da più o meno di 12 mesi);
- 4) impresa da costituire.
Altre misure di finanziamento promosse a livello locale
Si evidenzia che l’imprenditoria femminile può beneficiare anche di misure di finanziamento promosse a livello locale.
H2: Modalità di presentazione delle domande
Importante, infine, è ricordare che le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a “sportello” e che le domande devono essere compilate in via elettronica attraverso il sito www.invitalia.it
In ultimo è doveroso ricordare che è necessario attendere anche le ultime indicazioni dell’attuale governo.