Tra le priorità c’è la conferma del taglio del cuneo fiscale e la detassazione delle tredicesime
Il pacchetto lavoro della Legge di Bilancio 2024 dovrebbe estendere le misure agevolative già previste per i lavoratori con figli a carico anche per i lavoratori senza figli
In vista della prossima manovra si avvicendando dichiarazioni seguite da smentite, proposte e poi rettifiche, prospettive e ridimensionamenti.
Tuttavia è possibile individuare alcuni punti cruciali, in attesa della Nadef.
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I punti principali
- Riduzione dei contributi e taglio del cuneo fiscale: il governo intende proseguire il percorso che ha provato a tracciare nel precedente anno, incidendo in positivo sulla riduzione dei contributi per i lavoratori che raggiungono un reddito fino a 35 mila euro.
- Favorire le assunzioni: tra gli obiettivi della Legge di Bilancio 2024 c’è quello di promuovere l’assunzione di under 36 e delle donne, prevedendo la proroga degli incentivi. Il datore di lavoro che assume a tempo indeterminato queste figure potrà quindi contare su un abbattimento totale dei contributi assistenziali e previdenziali.
- Premi produttività: al fine di ridurre il cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori, si prevede l’introduzione di un taglio sulla tassazione che incide sui premi percepiti dal lavoratore con un abbassamento dell’aliquota dal 10 al 5% sui premi di produttività. La misura ricomprenderebbe i premi di risultato e le somme erogate in funzione della partecipazione agli utili (entro il limite di 3 mila euro).
- Soglia aumentata per i fringe benefit: il pacchetto lavoro della Legge di Bilancio 2024 dovrebbe estendere le misure agevolative già previste per i lavoratori con figli a carico anche per i lavoratori senza figli. In questo senso si estenderebbe la soglia esentasse per i fringe benefit (fino a 3 mila euro) per i beni ceduti e i servizi prestati ai lavoratori dipendenti.
La detassazione delle tredicesime
Perfino prima della Legge di Bilancio potrebbe vedere la luce, stando ad alcune indiscrezioni, la detassazione delle tredicesime, proposta annunciata già qualche mese fa dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo. Oggi la tredicesima viene considerata reddito imponibile e su di essa gravano sia l’Irpef che i contributi previdenziali.
In tema di tredicesime, la proposta prevede di applicare su un taglio dell’Irpef con aliquota al 15%, che invece allo stato attuale, a seconda del reddito varia dal 23% al 43%.