Per Columbia Threadneedle Investments, “è probabile che la Fed ridurrà tre volte i tassi prima di fine anno”
Una triplice riduzione dei tassi “non garantisce tuttavia rendimenti sostanziosi sul mercato obbligazionario”
L’asset manager ritiene che “i migliori rendimenti corretti per il rischio saranno offerti dai mercati delle obbligazioni societarie investment grade e degli Mbs”
“Tale virata ha contribuito in misura determinante ai rendimenti a doppia cifra di molti settori del mercato obbligazionario nella prima metà dell’anno”, commenta Gene Tannuzzo, vice responsabile reddito fisso globale di Columbia Threadneedle Investments.
“Tali ricerche – sottolinea – avvalorano l’idea che la Fed, la Banca centrale europea (Bce) e altri istituti centrali dovrebbero allentare la propria politica a titolo precauzionale prima che si giunga a una vera e propria recessione, al fine di prolungare l’espansione. Come ha di recente commentato il presidente della Fed Powell: ‘Prevenire è meglio che curare’”.
In passato “troviamo due esempi relativamente recenti di cicli di allentamento con tagli precauzionali dei tassi da parte della Fed, nel 1995 e nel 1998, che consentirono all’economia di realizzare atterraggi morbidi. Uno sguardo attento alla performance delle obbligazioni nei periodi che hanno preceduto e seguito questi due cicli può fornire informazioni utili nel prendere in esame le opportunità offerte dal comparto per il resto del 2019”, sottolinea Tannuzzo.
“Sorprende constatare – continua – che i rendimenti dei Treasury statunitensi sono in realtà saliti dopo l’inizio del ciclo di allentamento della Fed nel 1998, poiché i tagli si erano rivelati inferiori alle aspettative del mercato. Negli ultimi sei mesi i rendimenti dei Treasury sono scesi, mentre nel credito si sono registrati sostanziosi extra-rendimenti. Le buone notizie potrebbero già essere parzialmente scontate nelle quotazioni, visto che gran parte dei guadagni è avvenuta all’inizio del periodo. Se i tagli della Fed saranno in linea con le previsioni dei mercati, si potrebbero registrare ulteriori guadagni, ma tali sviluppi non sono scontati”.
Un altro motivo alla base dell’allentamento della Fed “è da ricercarsi nel calo strutturale dell’inflazione, menzionato di recente più volte dal Presidente della Fed Powell anche nella sua relazione semestrale al Congresso”. La storia insegna “che questi tagli incidono sulle aspettative d’inflazione, ma i guadagni potrebbero essere provvisori. La Figura 3 mostra le aspettative d’inflazione, salite in maniera decisamente più pronunciata nel 1998 rispetto al 1995”, chiarisce Tannuzzo.
Nell’attuale situazione “ci attendiamo che aumentino, soprattutto se le tensioni geopolitiche continueranno a esercitare pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime. Perché l’aumento risulti più duraturo è tuttavia necessario che la crescita dei salari si rifletta in misura maggiore sull’inflazione del settore dei servizi”, spiega ancora il manager.
“Da inizio anno – ricorda il manager – il dollaro ha esibito un andamento laterale, rimanendo tuttavia a livelli storicamente elevati. Sebbene sia difficile che il biglietto verde si rafforzi sensibilmente rispetto agli attuali livelli già alti, i dati storici suggeriscono che vi sono buone probabilità che ciò avvenga”.
“Dopo la debolezza dello scorso anno – conclude – la prima metà del 2019 si è rivelata abbastanza redditizia per gli investitori obbligazionari. Non crediamo che tali guadagni si ripeteranno. Un contesto di crescita lenta e denaro a basso costo è certamente positivo, ma non è il caso di gettare la prudenza alle ortiche. In prospettiva, riteniamo che i migliori rendimenti corretti per il rischio saranno offerti dai mercati delle obbligazioni societarie investment grade e degli Mbs grazie all’elevata qualità dei flussi di cassa”. Gli Mbs (mortgage backed securities) sono i titoli garantiti da ipoteche su immobili.