Se potessimo conoscere il futuro in anticipo, forse, faremmo scelte diverse. Di sicuro, non investiremmo nello stesso modo. Invesco, con l’obiettivo di offrire uno sguardo su alcune delle innovazioni che potrebbero trasformare la società nei prossimi anni, ha utilizzato un mezzo insolito per avvicinare il suo pubblico al futuro: una miniserie web in quattro puntate. Cartoline dal Futuro, questo il nome, sarà diffusa tramite accordi di partnership con media specializzati e generalisti (fra cui il Corriere.it) e affronterà alcune delle tematiche che stanno più a cuore a ciascuna generazione, da quella Z, fino ad arrivare ai boomer.
In una “premiere” riservata alla stampa, Invesco ha fatto sapere che gli argomenti trattati nella miniserie sono ispirati a un’indagine realizzata in collaborazione con Bva Doxa, che ha indagato le priorità delle diverse generazioni. Accade così che il quarantenne alle prese con i primi acciacchi, dopo il padel con gli amici, scopra le meraviglie dell’health tech che semplificheranno le diagnosi mediche; o che la trentenne a caccia della grande occasione sia catapultata in un colloquio di lavoro ambientato in un futuro dominato dalla realtà virtuale. Quello mostrato dalle Cartoline è un domani per ora solo immaginato; eppure, alcune delle società protagoniste delle rivoluzioni future potrebbero essere già quotate in Borsa e, per questo, attirare l’attenzione di chi investe a lungo termine.
Una strategia di comunicazione vicina all’Edufin
L’obiettivo di marketing di Invesco, comunque, rimane abbastanza fra le righe: in tre casi su quattro, i protagonisti non si imbattono direttamente sul tema dell’investimento. Prima di arrivarci, ci si raccoglie in un momento di riflessione sulle opportunità del domani. Cartoline dal Futuro prova a raccontare proprio quell’istante in cui la lampadina si accende – per parlare di “prodotti e di benchmark” ci sarà poi tempo. E per quello resteranno in campo le campagne di comunicazione più tradizionali.
“Dalla nostra ricerca è emerso come la comunicazione finanziaria sia percepita come troppo tecnica, finendo con allontanare le persone: per questo si è deciso di puntare su approccio diverso, che avvicinasse lo spettatore alle sfide del futuro raccontando una storia”, ha affermato la società al termine della proiezione.
Le tecnologie per l’economia sostenibile e il sogno di una vita in un ambiente pulito e “a dimensione d’uomo” diventano, così, la chiave d’accesso all’immaginario dei ventenni di oggi – senza appesantire la visione con acronimi conosciuti solo dagli addetti ai lavori, come Esg, Sri e Sdg.
Di investimenti veri e propri si parla solo nell’episodio dedicato alla generazione più anziana, l’unica ad avere, in questa serie, un filo diretto e confidenziale con un consulente finanziario. In questo ultimo episodio non esistono tecnologie o contestualizzazioni temporali veramente importanti: il salto nel futuro potrebbe essere ambientato in qualsiasi epoca. Il tema che vede protagonista la generazione boomer è il passaggio della ricchezza e l’investimento sul futuro delle nuove generazioni: è spesso l’obiettivo di investimento più generoso e, sullo schermo, anche il più toccante.