- L’interesse composto favorisce chi decide di restare investito nel lungo periodo, reinvestendo i rendimenti ottenuti
- Importante tenere conto anche delle commissioni di investimento, che rischiano di erodere i rendimenti
Il tempo è un prezioso alleato di chi investe, anche se si inizia da cifre modeste. Il motivo è l’interesse composto che, se affiancato a un investimento a lungo termine, consente di accumulare grandi patrimoni grazie alla sua capacità di amplificare i rendimenti. Warren Buffett, anche soprannominato come “l’oracolo di Omaha”, lo descrive come una palla di neve che, man mano che rotola giù, raccoglie altra neve e diventa sempre più grande. Per spiegare cos’è e come funziona ipotizziamo di investire 100 dollari al mese, con un rendimento annuo del 10%, a partire dai 25 anni.
Interesse composto: cos’è e come funziona
Di seguito mostriamo una simulazione realizzata da Visual Capitalist sui dati di Investor.gov. Gli interessi sono calcolati annualmente e il valore del portafoglio si riferisce alla fine di ogni arco temporale (tutti di cinque anni tranne il primo, che prevede il contributo iniziale di 100 dollari). Come si può notare dalla tabella sottostante, nei primi cinque anni il portafoglio cresce a un ritmo relativamente lento, da 1.310 dollari a 77.543 dollari. Più trascorre il tempo, più gli interessi maturati iniziano a superare i contributi in meno di 15 anni. Si tratta appunto dell’effetto dell’interesse composto: gli interessi vengono maturati infatti non solo sul totale dei contributi, ma anche sugli interessi accumulati fino ad allora.
Fonte: Visual Capitalist
Come massimizzare l’effetto dell’interesse composto
In altre parole, tornando alla simulazione, all’età di 40 anni i contributi totali ammonterebbero a 19.300 dollari mentre gli interessi maturati salirebbero a 24.299 dollari. E più si allunga l’orizzonte temporale, più l’effetto positivo diventa esponenziale: nei cinque anni successivi gli interessi maturati raggiungono i 52.243 dollari, ovvero il doppio rispetto ai 25.300 dollari di capitale. È evidente insomma che l’interesse composto favorisce gli investitori che decidono di restare investiti nel lungo termine, reinvestendo i rendimenti ottenuti. A 75 anni, se i contributi versati dall’investitore arriveranno a 61.300 dollari, gli interessi maturati cresceranno fino a 25 volte quel valore, toccando 1.489.172 dollari.
Occhio alle commissioni di investimento
In generale, i fattori chiave che consentono di massimizzare l’effetto di un investimento sono il tempo e il tasso di rendimento. Ma è importante tenere conto anche delle commissioni di investimento, che rischiano di erodere i rendimenti. Come spiegato da Visual Capitalist, anche una differenza dell’1% nelle commissioni si accumula nel tempo, specie nel lungo periodo. Supponiamo che un investitore paghi l’1% di commissioni e ottenga un rendimento al netto delle commissioni del 9%. Partendo da un investimento iniziale di 100 dollari, versato mensilmente per 25 anni, il portafoglio raggiungerebbe un valore di 102mila dollari alla fine del periodo. Un rendimento del 10%, al contrario, avrebbe reso oltre 119mila dollari. In sostanza, si parla di una perdita di 17mila dollari. L’ultimo elemento da tenere in considerazione è infine l’inflazione: per preservare il valore del proprio portafoglio, suggerisce Visual Capitalist, occorre scegliere investimenti che battano l’inflazione, che storicamente si aggira in media intorno al 3,3%.