La guerra in Ucraina “pone rischi significativi per la crescita, in particolare a breve termine, e questo potrebbe deprimere l’inflazione a medio termine. I rischi principali passano attraverso i prezzi dell’energia e la fiducia”. Così Christine Lagarde, presidente della Bce fotografa la situazione economica europea fornendo le ultime proiezioni sull’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi. I dati, che includono una prima valutazione dell’impatto della guerra vedono l’inflazione, in media, al 5,1% quest’anno. Ma in uno scenario più severo, l’inflazione potrebbe superare il 7% già nel 2022.