Marco Morelli di Mercer Italia: “Questo momento di emergenza globale ci ha spinto ancora di più a ripensare alle nostre responsabilità individuali e condivise nei confronti degli altri ma anche verso le istituzioni per le quali lavoriamo, la società e l’ambiente”
Oltre la metà delle imprese italiane (58%) afferma di aver intrapreso strategie di analisi dei dati volte al miglioramento dell’equità retributiva. Il 10%, invece, ha adottato strategie di analisi dell’impatto della trasformazione della forza lavoro sulle minoranze
“Le aziende etiche mirano a obiettivi sostenibili, che confluiscono in un approccio multi-stakeholder. Legare gli obiettivi esg alla proposta di valore centrale dell’azienda e integrare tali metriche nelle scorecard dei decisori, sono solo due degli approcci che secondo noi dovranno perseguire le società nel 2021 se vogliono essere vincenti”, aggiunge Morelli, sottolineando come le società che integrano i fattori esg nell’agenda del ceo “hanno più possibilità di conseguire una crescita elevata degli utili”.
Gender pay gap? Nel 2021 guida la diversità
In questo contesto, inoltre, il 48% dei responsabili del personale ritiene prioritario e urgente mappare le competenze e avviare progetti di reskilling e upskilling. Intanto, sebbene la pandemia abbia portato a galla tematiche annose, come quella delle gendery pay gap, solo il 10% delle società italiane sta adottando invece “Dei analytics” (diversity, equity, inclusion, ndr) per l’analisi dei bisogni specifici del personale volta a costruire un ambiente più inclusivo, ma oltre la metà (58%) afferma di aver intrapreso strategie di analisi dei dati volte invece al raggiungimento dell’equità retributiva.
Di conseguenza, secondo gli esperti, se le imprese intendono cogliere realmente le opportunità offerte dal periodo emergenziale, dovranno intervenire su sei aree prioritarie: sviluppare una strategia sulla sostenibilità, definire un quadro chiaro delle competenze, rendere il lavoro flessibile una prassi, dare priorità alla salute e al benessere, e impegnarsi a realizzare obiettivi e risultati prefissati sul fronte della diversità, dell’equità e dell’inclusione. “Si apre una nuova stagione delle funzioni hr in cui avremo fallimenti già preannunciati ma altresì una profonda rivoluzione gentile a favore della persona, in cui gli imperativi saranno empatia, trasparenza, ascolto e sostenibilità socio-organizzativa”, aggiunge Morelli. Poi conclude: “Un’azienda empatica e capace di trarre vantaggio dalla ricchezza e dalla molteplicità di idee e prospettive potrà fare del 2021 un anno di ripresa produttiva e di reinvenzione”.