All’inizio di quest’anno, i prezzi delle case in Europa hanno resistito meglio di quanto ci si potesse aspettare. Ma il boom pandemico del settore immobiliare residenziale nel Vecchio continente è ormai terminato, così come la crescita dei prezzi nominali, nella maggior parte dei Paesi del continente, e siamo entrati in una fase di correzione prolungata.
Mercato immobiliare: correzione in vista
A parlare è S&P, che prevede una correzione sostenuta dei prezzi nominali delle case nella maggior parte dei Paesi del continente causata, principalmente, dall’aumento dei tassi ipotecari anche se la domanda potenziale e il fabbisogno abitativo in Europa rimangono elevati.
Il fatto è che con i tassi di interesse (ora ancora) più alti, la pressione sui prezzi delle case è aumentata e si intensificherà ulteriormente man mano che i tassi di riferimento continueranno a salire.
Il calo dei prezzi delle case nel 2023-24
In ogni caso, S&P non si attende un crollo dei prezzi, ma prevede dei cali consistenti. “Entro la fine di quest’anno, i prezzi nominali delle case della maggior parte dei paesi europei trattati in questo report avranno registrato dei cali su base annua – si legge nello studio – e nella maggior parte delle aree geografiche, questi cali si manterranno anche nel corso del 2024. Le attese sono per una flessione (dal picco al minimo) di circa il 12% in Germania e nel Regno Unito, dell’11% in Svezia, del 10% in Irlanda e di circa l’8% nei Paesi Bassi e in Portogallo, quando i prezzi raggiungeranno il punto di minimo medio entro la fine del prossimo anno”.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Con tassi previsti ancora al rialzo, cosa conviene fare nel mondo immobiliare?
Per un acquisto di un immobile, è meglio aspettare visto che i prezzi sono previsti in calo?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
RICHIEDI LA TUA CONSULENZA GRATUITA
I casi speciali
S&P cita dei casi speciali, tra cui l’Italia, la Svizzera e la Svezia.
Nel nostro Paese, la correzione avverrà con un ritardo e sarà meno marcata: gli incentivi del governo per miglioramenti dell’efficienza energetica hanno scatenato, infatti, un forte rimbalzo della domanda all’inizio di quest’anno, che svanirà progressivamente fino a metà 2025.
In Svizzera, il contesto dei tassi di interesse rimane favorevole, con un lieve eccesso di inflazione da combattere per la Banca nazionale svizzera (2,2% in Svizzera contro 6,1% nell’Eurozona e
7,9% nel Regno Unito attualmente).
La Svizzera è l’unico paese del campione di S&P che probabilmente eviterà che i prezzi scendano definitivamente, anche se gli esperti prevedono ancora un rallentamento significativo nella crescita dei prezzi delle case, sia quest’anno sia il prossimo.
Diverso ancora è il caso della Svezia, dove la correzione è iniziata molto prima ed è stata più rapida e ora ha quasi fatto il suo corso. Il calo previsto dell’11% (dal picco al minimo) potrebbe essere sottostimato.