Il piano di salvataggio reso noto il 30 giugno da Unipol, Generali, Allianz, IntesaSanPaoloVita e PosteVita prevede che l’accordo di costituzione della newco venga tradotto in contratti vincolanti entro fine luglio
I tempi tecnici per il lancio della newco che rileverà Eurovita, prima della sua spartizione fra i cinque grandi attori assicurativi italiani potrebbero richiedere l’intero utilizzo delle tempistiche previste dall’Ivass
I tempi tecnici per il lancio della newco che rileverà Eurovita, prima della sua spartizione fra i cinque grandi attori assicurativi italiani potrebbero richiedere l’intero utilizzo delle tempistiche previste dall’Ivass, che ha bloccato i riscatti sulle polizze fino al 31 ottobre. E’ quanto ha affermato a We Wealth il capo dipartimento credito di Adiconsum, Carlo Piarulli, commentando l’esito dell’ultimo confronto fra il commissario straordinario di Eurovita, Alessandro Santoliquido, e le associazioni dei consumatori.
Il piano di salvataggio reso noto il 30 giugno da Unipol, Generali, Allianz, IntesaSanPaoloVita e PosteVita prevede che l’accordo di costituzione della newco venga tradotto in contratti vincolanti entro fine luglio. Il veicolo societario temporaneo sarà partecipato, in modo paritetico, dalle cinque grandi compagnie assicurative e rileverà il portafoglio di polizze di Eurovita, in una fase successiva verrà concordata la spartizione degli asset.
Non si tratta di un negoziato facile, ha affermato Piarulli, rilevando come non tutti i cespiti di Eurovita abbiano la stessa appetibilità. Le polizze di ramo I a capitale garantito, sono il boccone potenzialmente indigesto per le compagnie che potrebbero vedersi arrivare, dopo ottobre, un’ondata di richieste di riscatto.
A farsi carico delle potenziali perdite, però, saranno i big assicurativi e non i risparmiatori, anche se i clienti di Eurovita dovranno ancora pazientare per poter ricevere indietro i capitali investiti.
I riscatti anticipati delle polizze Eurovita sono bloccati dal 6 febbraio, per prevenire una fuoriuscita incontrollata degli investitori che avrebbe portato Eurovita al tracollo.
Una brutta figura a lieto fine
“A mio avviso, questa vicenda non va assimilata ai precedenti di risparmio tradito“, ha affermato Piarulli, non avendo ravvisato episodi di vendita inadeguata, ma, piuttosto, una gestione inefficace della società da parte del fondo Cinven. Fra gli aspetti problematici ci sarebbero anche i generosi accordi sulle retrocessioni concessi alle banche che proponevano i prodotti Eurovita, che avrebbero contribuito a peggiorare i conti della compagnia assicurativa in una fase di difficoltà macroeconomica, ha dichiarato l’esponente di Adiconsum.
La soluzione “di sistema”, tuttavia, ha permesso di mettere al riparo gli interessi degli assicurati di Eurovita, che non perderanno un euro del proprio capitale, così come non lo perderanno i contribuenti: tutti gli oneri verranno ripartiti fra assicurazioni e le banche che hanno distribuito le polizze.
Anche nell’ipotesi peggiore, se verranno sforati i tempi con la successiva attivazione della liquidazione coatta amministrativa, ha affermato Piarulli, gli assicurati delle gestioni separate non perderebbero il proprio capitale, ma solo una parte del rendimento maturato. Tuttavia, nel caso di liquidazione i tempi di attesa per rientrare in possesso dei capitali assicurati si allungherebbero ancora, fino a un massimo di 2 anni.
Sfuma l’ipotesi di una deroga al blocco dei riscatti per gli alluvionati
Nel corso dell’incontro il commissario Santoliquido non ha potuto fornire aggiornamenti sulla possibilità, discussa nelle scorse settimane, che possa essere concessa una deroga al blocco dei riscatti per la popolazione residente nelle aree colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La deroga non sarebbe attualmente praticabile dal punto di vista giuridico, un aspetto che non dipende dall’Ivass, ma da un intervento normativo che il governo, finora, non ha messo in campo. La sensazione è che, probabilmente, non lo farà neanche in futuro, nonostante il significativo numero di clienti Eurovita impattati dall’alluvione.
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