In vista della nuova stagione dei dividendi, abbiamo chiesto a un esperto di trading Gabriel Debach, market analyst di eToro, a cosa prestare attenzione prima e dopo l’appuntamento con la cedola – se l’investimento in azioni individuali fa parte della propria strategia
“Acquistare un’azione in prossimità dello stacco del dividendo? Può rappresentare una strategia incerta”
Il calendario dei dividendi di Piazza Affari ha le date segnate in rosso, la prossima è ormai dietro l’angolo: il 24 aprile 17 società quotate, fra cui otto incluse nel listino Ftse Mib, staccheranno il dividendo che finirà nelle tasche degli azionisti. La prossima data, ancora più importante ed affollata sarà il prossimo 22 maggio.
Fra i titoli maggiori che staccheranno il dividendo lunedì 24 aprile ci sono le banche Unicredit, Mediolanum, Banco Bpm, le società dell’orbita-Agnelli Cnh Industrial, Stellantis, Ferrari, oltre a Campari e Prysmian.
Dividendi, acquistare l’azione solo per incassarli?
Per ricevere i dividendi non occorre aver detenuto l’azione per un periodo minimo: anche chi fosse azionista da solo un giorno avrebbe diritto al dividendo. Lo stacco del dividendo tende a incidere sul prezzo dell’azione, tuttavia, perché dopo la remunerazione degli azionisti il titolo tende a deprimersi. Se così non fosse si potrebbe facilmente incassare il dividendo e vendere il titolo immediatamente dopo, approfittando di un guadagno “assicurato” (l’ammontare del dividendo è noto in anticipo). In vista della nuova stagione dei dividendi, abbiamo chiesto a un esperto di trading Gabriel Debach, market analyst di eToro, a cosa prestare attenzione prima e dopo l’appuntamento con la cedola – se l’investimento in azioni individuali fa parte della propria strategia.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Le azioni individuali possono far parte del portafoglio, anche se non faccio trading?
Quali sono i criteri per una buona selezione?
Gli esperti selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
RICHIEDI LA TUA CONSULENZA GRATUITA
Dividendi, cosa cambia per chi cerca le performance
Gabriel Debach, a cosa si va incontro quando si acquista un titolo poco prima che distribuisca il dividendo: è una forma di opportunismo che può pagare?
Acquistare un’azione in prossimità dello stacco del dividendo può rappresentare una strategia incerta. Per avere diritto al dividendo basta essere in possesso del titolo solamente dal giorno prima della data di stacco cedola (potendo persino vendere già il giorno dopo). Il prezzo, tuttavia, successivamente tende a diminuire in maniera proporzionale al dividendo distribuito. In seguito a questo calo, non si può essere certi che il titolo recuperi. Non esistono leggi che ci possono assicurare la futura direzione dei movimenti dei prezzi, con la tendenza non sempre costante e che può variare in base a diversi fattori, come le condizioni di mercato e le performance aziendali.
E’ consigliabile prestare attenzione a questo genere di “appuntamento” per gli investitori più attivi nel trading?
Non c’è da fare attenzione solo all’andamento del prezzo dopo lo stacco della cedola, ma anche al cambiamento dell’umore degli investitori il dividendo rappresenta un elemento attrattivo e, una volta ricevuto il dividendo, parte dell’interesse degli investitori potrebbe dissiparsi. Inoltre, il possibile recupero o meno del gap rappresenta un target che gli amanti dell’analisi tecnica potrebbero cercare di monitorare”.
Quali considerazioni possiamo fare sulle società che il 24 aprile distribuiranno i dividendi?
Sebbene la maggiore attenzione degli investitori italiani sarà incentrata nella giornata del 22 maggio, quando oltre la metà (53%) delle società del Ftse Mib staccherà i dividendi, gli investitori non potranno ignorare la giornata del 24 aprile dove ben 8 società saranno protagoniste. Il settore bancario (Banca Mediolanum, Banco Bpm e Unicredit), Campari, Prysmian e l’universo Exor (CNH Industrial, Ferrari e Stellantis) saranno i protagonisti dell’evento con un monte dividendi di circa 7.888 milioni di euro.
Nessuna società opta per una riduzione del dividendo in termini assoluti; Campari mantiene stabile il suo dividendo a 0,06 euro per azione; Unicredit registra la maggiore crescita, passando da uno €0,54 all’attuale €0,99 (+83%). Quest’ultima situazione è ben lontana dalle altre banche protagoniste della giornata, le quali vedono un incremento del 9% per Banca Mediolanum e del 21% per Banco Bpm.
Stellantis, Ferrari e Cnh si mostrano generose, con Stellantis che persino si colloca in prima posizione per il monte dividendi atteso nella giornata, con la bellezza di circa 4.213 milioni di euro di dividendi, oltre due volte quello di Unicredit.
Differenza di politica di dividendo tra le diverse banche protagoniste che trova inoltre riscontro nell’andamento dei titoli di quest’anno, con Unicredit +46% rispetto ai circa il +11% di Banca Mediolanum e +20% di Banco Bpm e con la sola società di Gae Aulenti a recuperare le perdite post crisi Svb.