- Sul podio della classifica per raccolta netta in consulenza con fee specifica si posizionano Fineco, Intesa Sanpaolo e Banca Mediolanum
- Tofanelli: “Constatiamo un’importante e attesa crescita dei volumi di raccolta che coinvolgono il comparto del risparmio gestito”
Le reti di consulenza italiane, monitorate dalla consueta analisi mensile di Assoreti, consolidano un nuovo mese di crescita sul fronte del risparmio gestito. Ad agosto la raccolta netta si attesta infatti sui 2,42 miliardi di euro, in aumento del +4,5% anno su anno, con una prevalenza degli investimenti netti in risparmio gestito (1,93 miliardi). Nel dettaglio, la raccolta netta associata al servizio di consulenza a pagamento – ovvero in regime fee only/fee on top – ammonta a 444 milioni nello stesso periodo, per un totale di 8,4 miliardi da inizio anno.
Consulenza a pagamento: Fineco al top per raccolta
I dati per singola rete, elaborati da We Wealth nella tabella sottostante dopo il consueto aggiornamento mensile sulle reti quotate, mostrano ancora una volta Fineco al top per raccolta netta in consulenza con fee specifica con 192,21 milioni di euro (sebbene in calo rispetto ai 277,5 milioni registrati nel mese di luglio). Sul podio della classifica della consulenza a pagamento anche Intesa Sanpaolo, che riporta ad agosto una raccolta netta pari a 132,10 milioni di euro. Più distante Banca Mediolanum, con 51,30 milioni di euro. Sul versante opposto, quattro degli intermediari monitorati da Assoreti hanno incassato una raccolta netta in consulenza fee only/fee on top negativa: Zurich Italy Bank (-531 milioni), Bnl-Bnp Paribas Life Banker (-1.177 milioni), Finint Private Bank (-4.989 milioni) e Fideuram Ispb (-5.759 milioni).
Tofanelli (Assoreti): “Importante crescita del gestito”
Tornando ai risultati complessivi e focalizzandoci sul risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si traduce in volumi di raccolta netta mensile per 1,3 miliardi di euro, restituendo una crescita a tre cifre del +126% anno su anno. Confermato un particolare interesse per gli Oicr obbligazionari, che registrano una raccolta pari a 925 milioni di euro. Quanto ai prodotti assicurativi e previdenziali, i versamenti netti ammontano a 419 milioni di euro, di cui il 52,9% relativi alle unit-linked. “Da inizio anno, nonostante la complessità del periodo, constatiamo un’importante e attesa crescita dei volumi di raccolta che coinvolgono il comparto del risparmio gestito”, conferma Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione.
Cala la raccolta netta in risparmio amministrato
“Oltre ai fattori di mercato, è la relazione costante di fiducia delle famiglie italiane con i consulenti finanziari a consentire una tempestiva rimodulazione delle strategie di asset allocation delle risorse, sempre nell’ottica di fornire risposte adeguate alle esigenze del cliente e sempre in funzione del contesto”, aggiunge Tofanelli. Quanto infine al risparmio amministrato, si rileva una contrazione tendenziale dei volumi mensili di raccolta netta; calo, si legge nel comunicato, attribuibile alla caduta degli investimenti netti in titoli a reddito fisso, pubblici e corporate: si calcolano infatti 168 milioni confluiti su titoli di Stato (35 milioni) e obbligazioni (133 milioni) a fronte dei 2,5 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. A crescere, parallelamente, sono però gli investimenti in exchange traded product (319 milioni di risorse nette investite).