Le tensioni geopolitiche e le sanzioni inflitte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, hanno spinto il barile di greggio su livelli mai visti in oltre un decennio
Per gli investitori che intendono scommettere su futuri rialzi del petrolio, motivati ad esempio dall’aspettativa che l’escalation militare in Ucraina sia solo l’inizio di una nuova fase di tensione, le opzioni sono diverse
Le tensioni geopolitiche e le sanzioni inflitte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, hanno spinto il barile di greggio su livelli mai visti in oltre un decennio. Anche se non direttamente toccata dalle sanzioni, l’industria energetica russa, è assai rilevante per l’Unione europea. Circa un quarto del petrolio importato dall’Ue, infatti, proviene dalla Russia, secondo quanto risulta dai più recenti dati Eurostat (relativi al primo semestre del 2021).
Cercare risorse alternative ha messo di fronte il mercato petrolifero a nuovi squilibri di domanda e offerta. Mentre scriviamo, in Israele il ministro della Difesa, Benny Ganz, ha affermato che un nuovo accordo fra Occidente e Iran sul nucleare potrebbe arrivare “a giorni”. Ciò sbloccherebbe sul mercato internazionale del petrolio un milione e mezzo di barili ogni giorno provenienti da Teheran, contribuendo a moderare le pressioni sull’oro nero.
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Per gli investitori che intendono scommettere su futuri rialzi del petrolio, motivati ad esempio dall’aspettativa che l’escalation militare in Ucraina sia solo l’inizio di una nuova fase di tensione, le opzioni sono diverse.
La prima possibilità per esporsi all’andamento del greggio è acquistare direttamente i derivati future su questa materia prima. Questo contratto stabilisce la vendita del prodotto fisico a scadenza, a un prezzo prestabilito – se nel frattempo il prezzo di mercato sale, l’investitore può ottenere un profitto dalla differenza fra prezzo del future e prezzo di mercato. Nelle attuali piattaforme di trading è possibile utilizzare prodotti come i Cfd, il cui sottostante è composto da future, ma sono privi di scadenza e sono solitamente negoziati in euro. In entrambi i casi, si tratta della scelta più frequente fra gli investitori molto attivi anche in mosse di breve termine – solitamente sconsigliate, o considerate residuali, dai consulenti finanziari che si occupano di pianificazione patrimoniale.
Un altro strumento che può essere utilizzato per conquistare un’esposizione precisa dell’andamento del petrolio è l’acquisto di un Exchange traded commodity, uno strumento quotato in Borsa come un Etf. Appartiene a questa categoria, ad esempio, il WisdomTree WTI Crude Oil (ancorato al barile Western Texas Intermediate). Chi opta per un Etc sul petrolio può acquistare o vendere quote come farebbe con un’azione societaria. Rispetto a Future e Cfd, i prodotti come gli Etc prevedono il pagamento di commissioni più elevate.
Una terza alternativa per esporsi al petrolio, questa volta in forma indiretta, consiste nell’acquisto di quote azionarie nelle imprese del settore, ad esempio nell’estrazione di idrocarburi e nell’esplorazione dei relativi giacimenti. Ad esempio, è possibile orientarsi su Etf tematici come l’iShares Oil & Gas Exploration & Production UCITS ETF; Invesco European Oil & Gas Sector UCITS ETF; Lyxor STOXX Europe 600 Oil & Gas UCITS ETF.
Nei primi due mesi del 2022 la situazione geopolitica ha favorito la crescita dei prezzi del petrolio, ma diverse compagnie petrolifere europee hanno visto impatti negativi sui propri affari, a causa degli interessi che detenevano in Russia. Il risultato è stato che, in linea generale, chi ha investito sulla commodity ha ottenuto migliori risultati nella prima parte dell’anno. In generale, l’investimento sulle aziende è collegato non solo all’andamento della materia prima, ma anche a diversi altri fattori. A beneficio dell’investitore che sceglie quest’alternativa si aggiungono i dividendi distribuiti dalle compagnie inserite in portafoglio.