Lo street art Banksy ha annunciato personalmente nel suo profilo Instagram la sua prima mostra ufficiale, personalmente riconosciuta, che si terrà presso la Gallery of Modern Art di Glasgow (GoMA), dal titolo Cut&Run, a distanza di quattordici anni dall’ultima che si era tenuta nel 2009 a Bristol, città natale dell’artista. La rassegna di Glasgow ha aperto al pubblico il 16 giugno e sarà visitabile fino al 28 agosto.
L’arte di Banksy fino a ora ha trovato la sua massima espressione nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano, realizzando pezzi che documentano la povertà della condizione umana; il riconoscimento ufficiale da parte dell’artista nell’approvare e collaborare a una mostra all’interno di una istituzione così importante segna una svolta significativa all’interno della sua immagine pubblica. Banksy ha spiegato anche che la scelta di realizzare questa manifestazione a Glasgow dipende dalla presenza di una statua davanti al museo del duca di Wellington a cavallo, sottolineando che da quarant’anni gli abitanti pongono sulla testa del duca un cono stradale. Infatti, ogni volta che qualcuno lo toglie, nel giro di poco riappare, tant’è che il Comune alla fine ha rinunciato, ritenendo che fosse troppo costoso far intervenire le autorità tutti i giorni per togliere il cono. Banksy ha dichiarato che quella è la sua opera preferita.
Il progetto espositivo ripercorrerà la carriera dell’artista, dai suoi primi lavori negli anni ’80 sino a quelli più recenti, concentrandosi maggiormente sui diversi stencil che l’artista utilizza da sempre per creare le sue opere sui muri, oramai presenti in tutto il mondo. L’importanza di esporre in mostra questi stencil è stata sottolineata dallo stesso artista, che ha dichiarato di averli tenuti nascosti perché consapevole che potevano essere usati come prova in un’accusa di reato penale per “l’imbrattamento sui muri”. “Ma quel momento sembra essere passato, quindi ora li espongo in una galleria come opere d’arte. Non so quale sia il crimine più grave”. La volontà è quindi mostrare il dietro le quinte del processo di lavoro dell’artista.
Nella prima sala i visitatori incontreranno la riproduzione dello studio dell’artista. Proseguendo nelle sale espositive del museo il pubblico potrà ammirare il giubbotto anti-pugnale con la bandiera inglese che Banksy ha realizzato per il rapper Stormzy e dipinti che riproducono alcuni dei murales più iconici, come quelli che rendono omaggio a Jean-Michel Basquiat comparsi nel 2017 sulle mura esterne del Barbican Centre a Londra (la stessa che ha ospitato una grande retrospettiva sull’artista statunitense). Infine, sarà possibile vedere come Banksy sia riuscito ad inserire un “trita-carte” nella cornice di Girl with Balloon, la famosa opera che durante un’asta da Sotheby’s a Londra, nel 2018, si è autodistrutta creando ancora scalpore nell’opinione pubblica.
In occasione di questo evento l’artista ha aperto un sito in cui sono indicate le regole che il pubblico dovrà osservare durante la visita. Anche in questo semplice gesto Banksy si distingue ancora una volta per la sua originalità e genialità: i visitatori non potranno fare foto durante la visita, anzi dovranno consegnare il telefono all’ingresso. Chi vorrà delle foto-ricordo avrà a disposizione addetti dotati di Polaroid a cui poter richiedere gratuitamente di scattare una foto. Indubbiamente, una richiesta insolita e controtendenza rispetto ai tempi odierni. La mostra avrà anche orari singolari: dalla domenica al giovedì, l’esposizione sarà aperta dalle 9 del mattino alle 23, mentre nei fine settimana, il venerdì e il sabato, le sale della galleria rimarranno aperte tutta la notte, dalle 9 del mattino fino alle 5 del mattino successivo.