Il presidente Ernesto Fürstenberg Fassio lo aveva preannunciato: Banca Ifis è pronta a crescere nei suoi segmenti di riferimento anche tramite acquisizioni esterne. E una di queste potrebbe essere Illimity Bank. Nella giornata di mercoledì 8 gennaio 2024 infatti il cda di Ifis ha approvato la promozione di un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sul 100% delle azioni della banca fondata da Corrado Passera, oggi quotate su Euronext Milan, segmento Euronext Star Milan. Il successo dell’incorporazione porterebbe al delisting di illimity. Oltre a fornire servizi innovativi di banca diretta digitale Illimity Bank, fornisce credito ad imprese ad alto potenziale, acquista crediti societari deteriorati gestendoli tramite la propria piattaforma ARECneprix. Illimity Sgr gestisce inoltre fondi di Investimento alternativi. Figurano nel capitale di Illimity anche l’imprenditore Andrea Pignataro, Maurizio Sella e la famiglia Rovati.
Banca Ifis acquisisce Illimity Bank, ecco cosa succede
Ernesto Fürstenberg Fassio, ad di La Scogliera Sa, azionista di controllo di Banca Ifis, ha proposto che per ciascuna azione di illimity Bank venga riconosciuto un corrispettivo di 3,55 euro, basandosi sul prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025 (0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di illimity Bank più una componente in denaro pari a 1,414 euro, per un corrispettivo di 298,49 milioni e un premio del 5,8%). Il presidente ha chiarito che l’opas di Banca Ifis su illimity Bank «risponde all’esigenza di individuare una soluzione industriale strategica finalizzata ad ampliare la posizione di leadership della Banca nel settore dello specialty finance e accelerare la sua crescita in una prospettiva sostenibile e di lungo periodo, in linea con la nostra visione familiare di azionisti di controllo».
Nella nota ufficiale si afferma che l’operazione porterebbe a regime sinergie per circa 75 milioni di euro l’anno (ante imposte), come segue. Dalla complementarietà di alcuni settori di attività (come per esempio quello dei crediti deteriorati) e da una maggiore efficienza dei costi arriverebbero 50 milioni di euro. 25 milioni di euro verrebbero invece generati dall’incremento della produttività per cliente. L’offerta di illimity Bank verrebbe arricchita con servizi ad alto valore aggiunto (factoring, leasing, rental).
Benefici si avrebbero anche sulla patrimonializzazione: l’indice cet1 supererebbe il 14%. Si stima che i costi di integrazione funzionali allo sviluppo delle sinergie ammontano a circa 110 milioni di euro, tutti da sostenersi nel corso del 2025. Banca Ifis evidenzia poi i vantaggi per gli attuali azionisti di illimity Bank sotto forma di dividendi e remunerazione «come dimostra la base dividendi dell’ultimo piano industriale, e con uno dei maggiori payout ratio del mercato italiano».
Un maggior valore combinato
Se Banca Ifis acquisisce illimity, cosa succede? Entrambe le banche sono specializzate nei settori del credito alle pmi e negli npl: una loro combinazione genererebbe vantaggi economici. Spiega la stessa promotrice dell’opas che la business combination «esprimerà un valore industriale maggiore delle due realtà separate, a seguito delle sinergie di costo e di ricavo che i due gruppi post-fusione genereranno, oltre alle economie di scala. L’operazione potrà contare su una visione industriale strategica, sostenibile e di lungo periodo, e su una governance stabile garantita dall’azionista di riferimento, La Scogliera SA che, pur scendendo per la prima volta sotto la soglia del 50%, intende mantenere il controllo del gruppo. L’operazione creerà valore per tutti i suoi stakeholder – azionisti, clienti, dipendenti, il sistema bancario italiano e i territori nel quale esso opera – con rilevanti benefici sotto il profilo industriale, finanziario e di sostenibilità».
Gli azionisti rilevanti di illimity Bank
Per sapere cosa succede ora, è importante essere consapevoli che la fusione per incorporazione di illimity Bank in Banca Ifis si perfezionerà se le adesioni saranno state pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale. Gli azionisti rilevanti di illimity detengono complessivamente il 44,7% dei titoli della banca. Sono nella posizione tanto di bloccare l’opas che di chiedere un premio più alto. Si ricorda che Banca Sella Holding Spa di Maurizio Sella detiene il 10% del capitale di illimity; FermION Investment Group Limited di Andrea Pignataro è invece al 9,4%. LR Trust – FIDIM Srl della famiglia Rovati è al 7,7%. Infine: Tensile – Metis Holdings Sarl ha il 7,3%, Atlas Merchant Capital il 6,3%, Corrado Passera il 4%.
Assistono Banca Ifis nell’operazione lo studio Bonelli Erede Lombardi Pappalardo, in qualità di consulente legale, e CC & Soci ed Equita Sim S.p.A., in qualità di consiglieri finanziari.