Nata nel 2020 da un’idea di Federico Sforza e Roberto Nicastro, Banca AideXa ha chiuso il 2022 con una crescita tre volte superiore all’anno precedente, 300 milioni di euro di finanziamenti erogati e 6mila clienti
Sforza: “Per le imprese che hanno bisogno di credito, diventa fondamentale il ruolo delle fintech. Istituti più reattivi che possono offrire alle più meritevoli strumenti alternativi per raccogliere liquidità”
Dopo l’inflazione, arriva il credit crunch (o “stretta monetaria”). Ovvero una riduzione dell’offerta di credito da parte delle banche nei confronti delle imprese; complice quello che Federico Sforza, ceo di Banca AideXa intercettato da We Wealth, definisce “un combinato disposto di aumento dei tassi e volatilità di mercato”. Secondo gli ultimi dati di Banca d’Italia, il credito alle aziende è sceso dello 0,5% a febbraio. E anche i numeri del Fondo centrale di garanzia, visionati da Sforza, mostrano uno scenario simile, con una caduta dei finanziamenti garantiti del 52% nel mese di marzo. È in questo contesto che la fintech bank ha lanciato X Conto, un conto a canone zero e remunerato dell’1% dedicato alle piccole e medie imprese italiane. Nata da un’idea di Sforza e Roberto Nicastro (due ex banchieri di UniCredit) nel 2020, ha chiuso lo scorso anno con una crescita tre volte superiore all’anno precedente, 300 milioni di euro di finanziamenti erogati e 6mila clienti. In programma, nel 2023, anche l’arrivo di nuovi prodotti dedicati a startup e imprese al femminile.
Prima il crack della Silicon Valley Bank, poi Credit Suisse. C’è chi parla di una crisi internazionale del settore bancario. Cosa ne pensa? E qual è lo stato di salute del sistema bancario europeo e italiano, in particolare?
“I due casi sono tra loro molto diversi. La crisi della Silicon Valley Bank è stata scatenata da cause specifiche: un aumento dei tassi d’interesse che ha portato, nelle banche più piccole come Svb, a squilibri nelle strutture patrimoniali di attivo e passivo. Un fenomeno che non potrebbe ripetersi in Europa o in Italia perché anche le banche più piccole devono rispettare una normativa stringente che le obbliga a mantenere un maggior equilibrio tra attivo e passivo. Il caso di Credit Suisse è stato ancora diverso. Sicuramente ha spostato il focus sullo scenario europeo, però bisogna essere cauti nel fare generalizzazioni. Credit Suisse aveva accumulato nel tempo una serie di problemi, aveva assunto rischi importanti e aveva un bilancio in perdita. In uno scenario instabile dei mercati che va a colpire i sistemi più fragili, ha manifestato un’esigenza di ricapitalizzazione, uno dei principali azionisti si è tirato indietro, quindi è stato un caso abbastanza particolare. In sintesi, è un momento molto volatile e complesso, ma il sistema bancario europeo, e quello italiano in particolare, sono molto solidi. Tutte le analisi di mercato lo confermano”.
Quali sono i rischi per le piccole e medie imprese, in questo contesto?
“Il rischio maggiore è il credit crunch: con un combinato disposto di aumento dei tassi e un mercato molto volatile, il settore bancario sta faticando a erogare credito. Ci sono due implicazioni. Per le imprese che hanno bisogno di credito, diventa fondamentale il ruolo delle fintech. Istituti più reattivi nel concedere finanziamenti che possono offrire alle più meritevoli strumenti alternativi per raccogliere liquidità. Per le imprese che non hanno particolari esigenze di liquidità, è importante garantir loro la possibilità di vedere remunerata la propria raccolta in un contesto regolamentato”.
Quali sono le strategie adottate da Banca AideXa? Con quali strumenti supporta pmi e partite Iva italiane?
“Continuiamo a lavorare su diversi fronti. Abbiamo potenziato, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista del portafoglio prodotti, la nostra offerta per le imprese. Differenziando per esempio i prodotti di credito e finanziamento sia per dimensione che per durata. Nel 2022 abbiamo lanciato X Garantito Extra, pensato per quelle piccole imprese che hanno la necessità di restituire il prestito anche in 60 mesi, e poi X Garantito Mini, per facilitare l’inclusione finanziaria e l’accesso al credito delle micro imprese. Continuiamo inoltre a lavorare su tutta la parte di modellistica evoluta con l’intelligenza artificiale. Abbiamo lanciato un modello proprietario che si chiama Xscore, che ci ha permesso di raddoppiare l’accettazione delle richieste perché andiamo a ricostruire i flussi di cassa delle imprese negli ultimi 12-24 mesi attraverso l’open banking, ottenendo una valutazione più affidabile, recente e realistica sul loro stato di salute. Da poche settimane abbiamo lanciato X Conto, un conto corrente remunerato e a canone zero dedicato alle imprese, garantito dal Fondo interbancario a tutela dei depositi fino a 100mila euro”.
Come funziona la vostra piattaforma? E quali sono le tempistiche di erogazione dei finanziamenti?
“Abbiamo un sito cui possono accedere direttamente le micro e piccole imprese fino alle spa, ma siamo focalizzati soprattutto sulle aziende sotto i 50 milioni di euro di fatturato. L’esperienza cliente è molto semplice. Abbiamo prodotti di instant lending (finanziamento istantaneo, ndr). Basta inserire pochi dati – sostanzialmente la partita Iva e il collegamento dei propri conti correnti in un ambiente sicuro tramite internet banking – per poi ottenere un’offerta in tempo reale, completando il processo di richiesta in una 20ina di minuti. Il finanziamento, in caso di esito positivo, viene erogato in 48 ore o nell’arco di due o tre settimane per i finanziamenti che hanno come sottostante le garanzie statali”.
Esistono anche prodotti specificamente dedicati ai giovani imprenditori e professionisti? Quali sono gli obiettivi nel medio-lungo termine?
“Al momento alle startup no, chiediamo almeno due anni di storia. Ma stiamo ragionando al lancio di specifici prodotti dedicati nel corso del 2023. Inoltre, stiamo ragionando anche su un altro segmento interessante, sia dal punto di vista della sua attrattività che della nostra missione sociale, quale l’imprenditoria femminile. Quanto al mondo dei professionisti, il conto corrente di parcheggio della liquidità verrà esteso anche a loro per offrire a tutti i segmenti di mercato la possibilità di risparmiare o guadagnare attraverso un uso saggio della liquidità. In generale, quest’anno puntiamo anche a raddoppiare i volumi e a inserire nuovi talenti, in particolare nelle aree IT, dati e business, in quanto siamo assolutamente digitali ma contiamo molto sulla parte relazionale; e sempre più clienti o potenziali clienti richiedono una videocall in tempo reale per essere affiancati nel percorso decisionale”.